RECENSIONE: "EMOFOBIA" di Ottavia Coteni
Ciao Narralupi, in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino, abbiamo avuto non solo l'opportunità di intervistare l'autrice grazie a I.D.E.A. (vi rimando QUI se l'avete persa!) ma anche di leggere in anteprima il suo romanzo (che ho poi deciso di acquistare al Salone con tanto di dedica personale fattami da Ottavia). Ve ne parlo nella mia recensione!
Quando ho iniziato Emofobia, non mi aspettavo di trovarmi catapultata in un mondo così originale e affascinante, dove le emozioni non sono solo vissute, ma letteralmente estratte, manipolate, controllate. Un'idea potente, che dà subito al romanzo una direzione chiara: qui non si parla solo di fantascienza o di amore, ma del valore profondo delle emozioni, e del loro ruolo nella nostra identità.
Il romanzo si apre su un universo dominato dagli Eremiti alephiani, che hanno il compito di estrarre emozioni da esseri di altre dimensioni. Una pratica che ricorda vagamente l’estrazione di risorse naturali, ma qui si tratta di qualcosa di più intimo, invisibile, che coinvolge gli esseri umani. È proprio in questo contesto che conosciamo il Generale Xis Xerox, il quale, a causa di un test emotivo "positivo", rischia di essere smascherato in una società che reprime e teme le emozioni. Ricattato dal Ministro Owers, accetta un compito moralmente ambiguo: rapire una “Emotiva Pura” dalla Terra.
Il bersaglio è Iris, una ragazza apparentemente comune, che vive una vita piena di caos quotidiano – complicata, reale – e con una coinquilina fin troppo generosa con la sua stanza. Ma quando Xis cerca di portarla via, qualcosa va storto: sono le stesse emozioni di Iris a reagire e difenderla.
È da questo momento che inizia un percorso completamente diverso da quello che il Generale aveva previsto. Per avvicinarsi a lei, dovrà conquistare la sua fiducia, e nel farlo inizierà a riscoprire anche le proprie emozioni.
La cosa che ho apprezzato fin da subito è la scrittura: scorrevole, dinamica, capace di intrattenere senza mai risultare superficiale. Le pagine del romanzo si leggono in un soffio, grazie a uno stile fluido che sa alternare momenti d’azione, introspezione e ironia. L’autrice ha saputo costruire un ritmo perfetto, che rende la lettura piacevole ma anche stimolante.
L’universo del Sistema Armonico, con le sue regole, i suoi poteri e il suo passato misterioso, è costruito in modo credibile e intrigante. Pur senza appesantire il lettore con info-dump, l’autrice riesce a farci entrare in un sistema complesso, dove le emozioni sono moneta, arma e minaccia. È un’ambientazione che ha ancora molto da offrire – e infatti si tratta di un primo volume di una trilogia.
Uno degli aspetti che mi ha colpita di più è proprio il tema centrale: le emozioni. Un tema che, per quanto fantastico nella rappresentazione, si rivela estremamente attuale. Viviamo in un'epoca in cui l’essere emotivi è spesso visto come una debolezza; in questo libro, invece, l’autrice ci mostra quanto possano essere potenti, determinanti, persino rivoluzionarie.
Devo ammettere che leggendo Emofobia ho pensato più di una volta a Inside Out: non tanto per la trama, quanto per il modo in cui le emozioni sono protagoniste. Però qui sono trattate con un taglio più adulto, maturo, politico perfino. È una riflessione sul controllo, sull’identità, e su quanto siamo disposti a sacrificare per “funzionare” in una società che ci vuole uniformi.
Emofobia è il primo volume di quella che promette di essere una saga originale. Con personaggi ben caratterizzati, un’ambientazione suggestiva e una trama che mescola azione, intrigo e sentimenti: il libro di Ottavia Coteni si distingue nel panorama della narrativa italiana contemporanea, soprattutto nel genere fantastico.
Lo consiglio a chi cerca una lettura diversa dal solito, capace di emozionare e far riflettere, ma anche a chi ama le storie in cui la crescita personale passa attraverso il conflitto, il dialogo e – appunto – l’emotività.
Aspetto con curiosità il seguito… perché il viaggio nel Sistema Armonico è appena cominciato.