IL REGNO DEL FANTASY: "TORRE DEGLI AUTORI" - CHIARA MATTOZZI
In occasione della Giornata Internazionale del Fantasy 🧝♀️📖, celebriamo la magia di questo genere attraverso le parole e l’immaginazione di un’autrice italiana che intreccia storia, mito e incanto con straordinaria sensibilità: Chiara Mattozzi ✨.
Nata a Roma nel 2000, oggi vive a Galway, in Irlanda, dove coltiva la sua passione per la scrittura creativa presso l’Università Nazionale d’Irlanda.
Affascinata dalla cultura celtica, dall’esoterismo e dalla magia, Chiara trasforma i suoi interessi in mondi narrativi ricchi di suggestioni e mistero.
Dopo il suo esordio con La rosa dell’ammiraglio nel 2018, è tornata con Il corvo e la rosa – La strega, un nuovo capitolo fatto di sortilegi, simboli e anime femminili potenti.
Con la sua penna, Chiara Mattozzi ci ricorda che il fantasy non è solo evasione, ma anche una forma profonda di connessione con il passato, con l’invisibile e con noi stessi. 🌹🖋️
1. Raccontaci qualcosa di te e di quando hai capito che il fantasy sarebbe stato il tuo genere.
C’è stato un libro, un film o un momento che ti ha acceso la scintilla?
In realtà non credo che ci sia stato un momento preciso in cui ho deciso che il fantasy sarebbe stato il mio genere. L’ho capito scrivendo il mio romanzo, Il Corvo e la Rosa – La Strega, quando ho iniziato ad innamorarmi dell’idea di inserire della magia in un contesto di stampo medievale, unendo due delle mie più grandi passioni: l’esoterismo e la Storia.
2. Che tipo di fantasy scrivi e perché hai scelto proprio quel sottogenere?
Dark, urban, epic, romantico, steampunk, mitologico… raccontaci cosa ti affascina del tuo mondo narrativo.
Scrivo fantasy cavalleresco, un sottogenere di low-fantasy dalle tinte dark, con un’ambientazione medievale o medievaleggiante che è fortemente ispirato ai romanzi cavallereschi medievali come quelli di Chrétien de Troyes sulla Tavola Rotonda e quelli di Sir Thomas Malory su Re Arthur. È un ramo del medievale cavalleresco, la corrente letteraria di cui sono co-fondatrice insieme ad Alice von Tannenberg. Essendo appassionata di Storia e di letteratura medievale, ho deciso di lasciarmi ispirare da quelle storie dell’epoca in cui i valori cavallereschi si mescolavano alla magia e alle avventure più incredibili.
Nei miei libri, quindi, troverete sempre dei cavalieri, ma non saranno come li immaginate…
3. Quali autori stranieri o italiani ti ispirano o ti hanno colpito di recente?
Facci scoprire voci fantasy straniere e italiane che vale la pena leggere!
Credo di essere un’autrice di fantasy piuttosto atipica poiché le mie maggiori fonti di ispirazione sono sempre stati i romanzi storici. Tra i miei autori preferiti ci sono Rosemary Sutcliff e Bernard Cornwell, ma apprezzo moltissimo anche la scrittura di George R. R. Martin. Se dovessi consigliare una voce italiana per quanto riguarda il fantasy, sarebbe senza ombra di dubbio Costanza Miccichè.
4. Se potessi portare una sola cosa del tuo universo fantasy nel mondo reale, quale sarebbe?
Un oggetto, un incantesimo, una creatura, una regola magica…
Siete sicurə di volere qualcosa del mio mondo in quello reale? Scherzi a parte, forse porterei il castello del mio villain, Lord Randall Threston. Adoro quel luogo e, se potessi trasformarlo nella mia tana nella vita reale, ne sarei davvero felice!
5. Qual è la sfida più grande che affronti come autore fantasy emergente in Italia?
Una riflessione sincera sul panorama editoriale, il pubblico o la promozione.
Scrivere fantasy è spesso visto più come un hobby che come un vero lavoro, complice la strana idea che il fantasy sia un genere letterario di serie B o solo ed esclusivamente per bambini e adolescenti. Un’altra difficoltà è riuscire a farsi notare dal pubblico giusto sui social, la promozione non è mai semplice, ma a volte per il fantasy è un po’ più difficile, soprattutto per chi, come me, scrive sottogeneri poco noti.
6. Lasciaci con una citazione (tua o altrui) che per te rappresenta l’anima del fantasy.
“Un drago non è una fantasia oziosa. Quali che possano essere le sue origini, nella realtà o nell'invenzione, nella leggenda il drago è una potente creazione dell'immaginazione umana, ricca di significato più che il suo tumulo sia ricco d'oro.”
-J. R. R. Tolkien, “Il Medioevo e il Fantastico”