SETTE BLOG PER UN AUTORE: "CINZIA FABRETTI"
Ospite di questa settimana è l'autrice Cinzia Fabretti che ci presenta il protagonista del suo romanzo: Furius di Chiura.
Il mio nome non basta? Furius, furioso. Dice tutto, no? Mio padre lo scelse come augurio, il potere della mia famiglia affonda da sempre nel sangue e nella paura che sappiamo incutere. Sono l'erede di una stirpe tra le più antiche e note dell'isola; rispettata e temuta, anche se non certo amata. Ma quest'ultima cosa non la vedo come un problema, dato che tutto si può ottenere con la forza.
2) Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler, sei contento di quello che ti capita nel romanzo?
Direi che tutto mi va piuttosto bene fin quasi al finale. Prendo, e anzi mi viene offerto, tutto quello che voglio. Tranne forse qualcosa che solletica la mia curiosità e che decido di studiare con calma come ottenere. Potrei usare la forza, ben inteso, ma così sarebbe troppo facile. No, a volte preferisco giocare, c'è più gusto.
Quanto poi agli ultimi avvenimenti del libro... lì l'autrice ha usato un colpo basso. Non posso neppure dire che si sia accanita contro di me, perché ci ha coinvolti tutti. Non posso entrare nello specifico ma no, c'è stato poco da ridere.
3) Hai degli hobby di cui il tuo autore parla nel libro?
Amo i cavalli e la caccia. Nel romanzo posso praticarla poco, però, sono stato di recente investito di un ufficio di responsabilità e ho poco tempo libero. Ma amo i miei boschi e se potessi passerei ore e ore all'aria aperta, anche in inverno.
4) Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito o no?
Ah, buona questa! Allora, io sono il tipico odioso figlio di... potente. Da me, o girano al largo, o vengono a cercare protezione. Non ho quasi mai avuto amici, solo servitori più o meno leccapiedi. Il problema è che non sono affatto stupido, e l'opportunismo mi disgusta. Ai lettori pare piaccia il mio profilo, sono prepotente il giusto, ma anche capace di essere generoso, e ho un mio senso di giustizia che mi rende 'umano'.
Insomma, un po' mi vorrebbero strozzare e un po' mi darebbero una mano se sono nei guai. E alla fine ci finisco, nei guai, e pure grossi.
5) Pensi che qualche lato del tuo carattere possa appartenere al tuo autore?
Lo escludo. Per carità, quella è una pappamolla. Secondo me, per scrivere del sottoscritto si è dovuta fumare qualcosa.
6) Tre aggettivi che ti descrivono.
Bello. Non è un merito, ma neppure una colpa. Se non incutessi un sacrosanto terrore, sarei il sogno erotico di parecchia gente.
Intelligente. O forse più che altro intuitivo, fatto sta che capisco la gente, quello che gli passa per la testa, quello che vuole, anche senza che parli.
Sfiduciato. È una conseguenza del capire la gente, che per la maggior parte vale poco, desidera poco, non sa come cavarsela, non ha il coraggio di combattere per le sue idee.
7) Parlaci della città dove è ambientata la tua storia.
Io vengo da Chiura, una grande valle tra i monti nel sud di Inurasi, da sempre governata dalla mia famiglia. Qui sono una istituzione, il mio volere è quasi legge. Ho un potere sul territorio che nessuno sfiderebbe, neanche il re. Se faceste un giro quaggiù, vedreste una terra che è insieme molto bella ma aspra, impegnativa, dove la gente lavora duro per sopravvivere.
8) Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti va di presentarceli?
Ho pochi amici, te l'ho già detto. Perché l'amicizia si fonda sulla stima e io ne ho incontrata poca, di gente capace di impressionarmi. Comunque Archés, il futuro re, non è male. Dal cuore un po' tenero, servirebbe che avesse la pelle più dura. Così com'è, rischia di non reggere la pressione del trono. Poi c'è Tauro, uno tosto davvero. Non solo fisicamente è uno dei pochi capaci di starmi alla pari con un'arma in mano, ma anche moralmente, è inflessibile e corretto. Davvero notevole.
Poi naturalmente c'è la federale. Una donna, nientemeno! Un fantoccio, imbevuta di idealismo, assolutamente fuori dal mondo, dalla realtà. Non saprei dire se mi fa più ridere o più avvampare di rabbia. Gliel'ho promesso dal primo istante: le farò pagare l'arroganza di aver indossato una divisa qui a Inurasi.
9) La tua storia avrà un seguito?
Ovvio che sì. Uno come me non lo fai fuori facilmente da una storia.
10) Cosa pensano di te i lettori nelle loro recensioni?
Grigio. Mi hanno definito grigio. Ma sotto sotto, so che mi sognano. Lettrici e lettori.
11) C’è un messaggio all’interno del romanzo che secondo te il tuo autore vuole trasmettere ai lettori?
Senti, per quella non parlo. Si è divertita a darmi la vita che mi ha dato? A farmi nascere dove le è piaciuto? Ora mi rifiuto di essere usato per rappresentare una sua qualche astrusa teoria, tipo che non siamo solo quello che nasciamo, ma quello che vogliamo diventare. Ci si provi lei, a cambiare quando ti hanno forgiato per essere qualcosa di molto preciso.
12) Tre buoni motivi per leggere la tua storia.
Perché non sono prevedibile.
Perché nel paese dei Venti avete già visto che mi piace giocare pesante.
Perché qui sarà peggio.