BLOGTOUR: "HACKED HEART" di Laraine Moonstone
Oggi ospitiamo una delle tappe del Blogtour organizzato da noi in occasione dell'uscita del romanzo di Laraine Moonstone dal titolo Hacked Heart edito Newton Compton Editori che ringraziamo per la copia digitale omaggio.
Benvenuti alla quinta tappa del Blogtour di Hacked Heart curata dal blog Les Fleurs Du Mal
Mentre leggevo questo college romance mi sono chiesta cosa fosse davvero il pericolo.
Perché senza questa domanda fondamentale non avrei mai saputo scrivere questa tappa.
E' tutto li il dramma di Rochelle, su cosa lei intenda appunto per situazione al limite.
E nello scorrere del testo in questione comprenderete che la protagonista, anzi i protagonisti vivono già una situazione alquanto precaria, interiormente in particolare e esteriormente perché i danni che abbiamo dentro si riversano sulla vita di ogni giorno.
E credo senza dubbio alcuno che l'autrice abbia voluto raccontare proprio questo mondo interiore reso precario da qualche agente interno esterno.
Ma è un altro discorso che faremo poi.
Il pericolo di Rochelle che si sviluppa pagina dopo pagina è al tempo stesso concreto e mentale: è una situazione id precarietà che la spinge a non poter definire un determinato contesto come sicuro.
E stiamo parlando comunque di adolescenti per i quali ci devono essere punti fermi, per poter crescere e sviluppare non solo le potenzialità ma anche la fiducia necessaria nella compagine sociale, senza la quale non potranno mai essere veri cittadini.
In Hacked hearts questo non esiste.
Già dalla prima pagine vediamo che il disequilibrio è palpabile.
Sia nella psiche poco definita all'inizio di Rochelle e gli altri sia in una sorta di contesto scolastico che ricorda e forse racconta la parte nera delle confraternite studentesche di tipo americano.
Non si tratta tanto di bullismo, quando di una facciata che serve da paravento per segreti inconfessabili, mostrati già dalle prime inquietanti descrizioni.
Non è una scuola quanto uno scrigno a doppio fondo, che si rivela per la sua alterità stridente con una vita che sembra davvero separata dal contrasto scolastico.
La verità e la usa ricerca parte proprio da li, dalla consapevolezza immediata di essere capitati in un mondo a parte.
Con sue regole dunque, con delle leggi davvero bizzarre, o forse semplicemente dominate dal mostro che imperversa in America e altrove e che omaggia non tanto la completezza dell'umana personam quanto esalta un cliché vanesio e irrealistico.
In più si scopre che questo mondo a parte è di stampo cattolico conservatore e che, dunque, mette davanti a se la pedissequa accettazione di leggi non scritte che possono e vanno tra partentesi in contrasto con quelle societarie.
Ci si accorge che il codice comportamentale, morale e d'onore che si deve seguire è totalmente contrario a quello del buon vivere o del cittadino che ha firmato il patto con l'autorità statale.
E questo che crea la sensazione soffocante che permea ogni pagina del testo.
Il pericolo è connesso, appunto, con l'offuscamento di una verità fondamentale: conta più il buon nome, l'apparenza che la legge etica.
Conta di più il mantenimento di una maschera sociale, piuttosto che la volontà di insegnare ai ragazzi protagonisti a saper vivere nel mondo odierno.
Tanto che questa scuola diventa quasi una specie di setta, che separa gli appartenenti involontari dal resto del mondo con la vana promessa di chi sa che benefici.
La sensazione non è affatto strisciante ma è la prima cosa che la Moonstone spiega, e la presenza cosi senza fronzoli senza abbellimenti rendendoci
edotti che questo sarà il percorso per ritrovare se non tuta la verità almeno una parte.
E che questa verità sarà poco godibile e non sarà come avviene in altri libri, al risoluzione ultima.
Non poterà sollievo ne redenzione, ma semmai altre domande.
Ecco il pericolo che troviamo scritto in grassetto.
La verità non rende liberi nel senso letterale del tempo ma piuttosto ci rende consapevoli di avere mille catene e di essere, in fondo, schiavi di aspettative, ossessioni e terrori.
E non è certo con questa scoperta che però, riusciremo a toglierci le catene.