RECENSIONE: "SPILLOVER" di Giovanni Gaetani
Arya ha letto per il blog il nuovo romanzo edito PubMe Collana Nirvana di Giovanni Gaetani dal titolo Spillover.
Apollo è un genio della robotica che, dopo un grave incidente, si ritrova a dover fare i conti con una doppia personalità: la sua coscienza e una misteriosa figura chiamata Adam. In questo conflitto interiore, entra in gioco Dafne, una scienziata brillante ma tormentata, che arriva alla Holotech. Quando l’amore di Dafne irrompe nella vita di Apollo, lui si troverà di fronte a una scelta difficile: continuare a vivere come ha sempre fatto o abbracciare un futuro incerto ma ricco di possibilità. In un mondo in cui la distinzione tra uomo e macchina è sempre più labile, Apollo e Dafne dovranno combattere per salvaguardare la loro umanità e l’autenticità del loro amore.
La trama di questo romanzo è sicuramente originale e coinvolgente, con un intreccio che esplora temi profondi come l'identità, l'amore e il confine sempre più sfumato tra l'umano e il tecnologico. La figura di Apollo è affascinante e aggiunge un'ulteriore dimensione psicologica alla storia.
L'autore riesce a trasmettere efficacemente il conflitto interiore del protagonista, creando una tensione costante che tiene alta l'attenzione del lettore.
Un aspetto particolarmente interessante è la parte scientifica, dove vengono spiegati in dettaglio i meccanismi alla base della creazione di un androide dotato di intelligenza artificiale.
Questi approfondimenti arricchiscono la trama, dando una visione realistica e intrigante di come potrebbe evolversi la tecnologia l'impatto che potrebbe avere sulla nostra umanità.
Nonostante il fascino della trama e la complessità dei temi trattati, la protagonista Dafne non mi ha suscitato la giusta empatia. Sebbene sia descritta come una scienziata brillante e rispettata, alcune delle sue azioni e reazioni appaiono quasi infantili, un comportamento che non mi aspettavo in una figura del suo calibro. La sua caratterizzazione a volte non sembra essere all’altezza del suo status nel panorama scientifico, creando un disallineamento con la sua figura professionale.
In definitiva, la storia risulta ben costruita, con una tematica innovativa che affronta in modo profondo il rapporto tra uomo, macchina e amore; il personaggio di Dafne, a mio avviso, risulta meno convincente in alcuni atteggiamenti.
Il romanzo riesce comunque a trasmettere una riflessione interessante sul significato dell'esistenza e sull'autenticità dei sentimenti in un mondo sempre più tecnologico.