INVERVISTA ALL'AUTORE: "Matteo Corso"
Ospite di oggi per la nostra rubrica Intervista all'Autore è Matteo Corso che ci racconta qualcosa di sé.
1) Chi è Matteo Corso? Raccontaci qualcosa su di te
Mi definisco un creativo socialmente impegnato, in quanto ormai da un paio di anni il sociale e l’attivismo sono ormai diventati un lavoro oltre ad una passione personale. Ad ogni modo… ho da poco compiuto 45 anni e vivo a Rimini, anche se sono nato a Pesaro.
2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
La passione per la lettura probabilmente l’ho sempre avuta, sin da piccolo e con gli anni si è evoluta, assieme alla curiosità di scoprire ogni giorno testi ed autori nuovi, esplorando anche generi letterari diversi. Un po' come percorrere sentieri ignoti ed incontrare persone sconosciute, da cui apprendere ogni giorno qualcosa. La scrittura è venuta un po' di conseguenza, come risposta alla necessità di aggiungere a mia volta qualcosa di personale. Una pennellata nel grande affresco della Letteratura.
3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Purtroppo molto (ma molto!) meno di quello che vorrei, ma nella vita di tutti i giorni devo fare i conti con un lavoro impegnativo e con gli impegni familiari.
4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
Decisamente il silenzio. Devo riuscire ad ascoltarmi.
5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Bellissima domanda. La colonna sonora c’è, ma non è sempre dichiarata, nel senso che io sicuramente associo a certi momenti determinate canzoni, ma mi piace pensare che il lettore possa fare lo stesso sulla base delle proprie scelte musicali e delle sue esperienze personali.
6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Non ho un autore preferito, mi piace spaziare, ma non posso non citare alcuni mostri sacri che mi hanno illuminato la via, come Stephen King o Harper Lee. Tra gli italiani ho apprezzato tantissimo Enrico Brizzi, con il suo “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, uno dei primi romanzi da grande che ho letto e che mi ha fatto decidere di iniziare a scrivere. Andavo al liceo.
7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
No, non cambierei nulla, perché altrimenti diventerebbe un altra storia…
8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Non so, probabilmente si, anche se mi piace pensare che siano tutti frutto della mia fantasia e del mio estro creativo!
9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Domandona! Innanzitutto di crederci FORTE! In secondo luogo, più pragmaticamente, di valutare accuratamente la serietà e la professionalità della casa editrice a cui ci si affida, perché da quello dipendono molte cose!
10) È il momento dello “Spot Time". Perché i lettori dovrebbero acquistare il tuo romanzo?
Cosa dire? Non sono mai stato un gran promoter di me stesso! Posso dire che dietro quello che scrivo c’è in primo luogo la volontà di offrire qualcosa a chi decide di dedicare del tempo alla lettura di un mio lavoro. Spero sempre di lasciare un seppur minimo segno e di suscitare una riflessione, un pensiero o almeno un’emozione!