RECENSIONE: "IL TATUATORE MATTO" di J.M. Darhower

Arya ci racconta le sue impressioni sul romanzo Il tatuatore matto di J.M. Darhower edito Hope Edizioni che ringraziamo per la copia digitale omaggio.



A CURA DI

È da un po’ che non leggevo un bel romanzo della Hope Edizioni. Di solito mi dedico al paranormal romance, ma questa volta ho deciso di provare un romance.

Il protagonista è Reece, un tatuatore che lavora in uno studio con altri due artisti e una segretaria piuttosto curiosa. La vita di Reece è una routine monotona: lavoro, sigarette, notti occasionali con donne diverse e un weekend sì e uno no si prende cura della figlia, una piccola appassionata di dinosauri e pancake.

La sua esistenza cambia radicalmente quando incontra Avery, una ballerina di danza classica, che si presenta nello studio con un’amica in cerca di un tatuaggio. Da quel momento, tra Reece e Avery inizia una frequentazione che mette in discussione tutto.

Ma possono due persone così diverse, provenienti da ceti sociali opposti, trovare un terreno comune e stare insieme?

Un aspetto particolarmente interessante di questo romanzo è l'uso del punto di vista maschile. Attraverso gli occhi di Reece, possiamo comprendere le sue paure, desideri e conflitti interni, e ciò rende il suo percorso emotivo ancora più coinvolgente. 

Reece non è solo un tatuatore, ma anche un artista con una profonda passione per la pittura. In gioventù ha commesso alcune leggerezze che lo hanno segnato, guadagnandosi il soprannome di "Cappellaio Matto". Tutto questo ha contribuito a spegnere il suo spirito creativo, facendolo mettere da parte la sua vera vocazione.

Tuttavia, con l'arrivo di Avery, la sua passione inizia a riemergere. La presenza di lei nella sua vita riaccende la fiamma della creatività e lo spinge a riscoprire se stesso. Attraverso il loro legame, Reece inizia a confrontarsi con il suo passato e a esplorare nuove possibilità, rendendo la sua trasformazione ancora più affascinante.

Un altro aspetto molto bello del romanzo è il rapporto che Reece ha con sua figlia. Nonostante la tendenza a viziarla, il loro rapporto è dolce e autentico. È affascinante vedere un padre così coinvolto nella vita della propria bambina, capace di prendersi cura di lei con affetto e dedizione. 

La relazione padre-figlia diventa un importante rifugio emotivo per Reece, che si ritrova a bilanciare le sue responsabilità genitoriali con la nascita di un nuovo amore. 

In sintesi, il romanzo non solo racconta una storia d'amore, ma anche un percorso di rinascita personale, in cui l'arte diventa un elemento centrale per la crescita di Reece. 

Consiglio questo libro a chi cerca una lettura coinvolgente e non banale.