SETTE BLOG PER UN AUTORE: "ELETTRA DONER" - Zyan Williams

Oggi ospitiamo Elettra Doner e il protagonista del suo romanzo: Zyan Williams.


1)Chi è Zyan Williams? Raccontaci qualcosa di te

Il mio Q.I. è uno dei più alti mai registrati, ma ho difficoltà a concentrarmi: le idee nella mia testa si accavallano e lottano per uscire tutte allo stesso tempo, quindi passo dal progettare un grattacielo sperimentale all’ideare un nuovo sistema di pompe idrauliche per i tapis roulant senza neanche rendermene conto. Ne consegue che non ho tempo per una ragazza. O forse non ho ancora incontrato una donna abbastanza interessante da spingermi a perdere tempo con lei. 

Sono felice che l’azienda fondata dal mio gemello vada a gonfie vele e che ciò accada grazie al successo ottenuto alle mie invenzioni, ma detesto rimanere intrappolato in riunioni o altre amenità del genere. Io sono l’inventore, lui il venditore: non ho tempo da perdere per queste idiozie. 

2)Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler, sei contento di quello che ti capita nel romanzo? 

Non potrei essere più felice. Prima di incontrare Eileen, ero consapevole della presenza di un limite dentro di me, come un blocco nel mio cervello. Purtroppo non avevo idea di come rimuoverlo. Mai, nemmeno nei miei progetti più folli, avrei immaginato che la risposta giusta fosse: ‘il caos’. 

3)Hai degli hobby di cui il tuo autore parla nel libro? 

Anche troppi. Sono appassionato di architettura, amo seguire simposi di fisica e mi diletto a tenere qualche lezione di matematica avanzata sotto falso nome.  

4)Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito o no?

Qui sta la dicotomia. Mio fratello non mi sopporta. Il mio autista mi adora. A chi devo dare ragione? Il primo ha a che fare con me dalla nascita, il secondo è pagato per stare in mia compagnia. La logica mi spinge verso una risposta, e non è quella che vorrei. 

5)Pensi che qualche lato del tuo carattere possa appartenere al tuo autore?

No, sono l’esatto opposto. Quando le si parla di equazioni integrali, si mette a urlare come se la si stesse minacciando di morte. 

6)Tre aggettivi che ti descrivono. 

Intelligente. Appassionato. Distratto. 

7)Parlaci della città dove è ambientata la tua storia. 

Philadelphia. Ci sarebbero così tante cose da dire, su Philadelphia. Questa città ha bellezze da scoprire in ogni angolo, una storia davvero interessante e meraviglie architettoniche nascoste dove meno ci se le aspetterebbe. 

8)Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti va di presentarceli?

Con Hayden, il mio gemello, c’è una complicata relazione che è iniziata nell’utero ed è proseguita in modo strambo, con ognuno dei due che cerca di prendersi cura dell’altro, ma entrambi sembriamo incapaci di portare a termine il compito con efficacia. Ne consegue che siamo frustrati, nervosi, eppure non smettiamo di volerci bene. 

Con Cole, il mio autista, presumo sussista una specie di interconnessione dovuta al fatto che lui non ha mai potuto avere figli, e io non ho mai avuto uno straccio di figura paterna. Mi rispetta ma, quando è il caso, mi rimbrotta. Però tiene a me e a mio fratello, e questa è una cosa alla quale do un enorme valore. 

Con Orzia non vi è una vera e propria relazione: ci tolleriamo a vicenda, perché entrambi abbiamo capito di volere la stessa cosa, cioè il bene di Eileen. 

Sul capibara non mi esprimo: pensereste che sono una persona che odia gli animali, quando il problema non sono gli animali in generale ma quel dannato roditore in particolare. 

9)La tua storia avrà un seguito? 

Credo che avrò piacere nel farmi rivedere quando sarà la volta di Hayden di trovare l’amore. Com’è che si dice? No spoiler. 

10)Cosa pensano di te i lettori nelle loro recensioni? 

Mi chiamano Golden Boy, il che è davvero incredibile. Non mi sono mai sentito un Ragazzo d’Oro. L’oro è un metallo che non ha una struttura molecolare in grado di rispecchiarmi. Se proprio dovessi scegliere, potrei affermare che mi sento più un ragazzo di titanio, o al massimo di acciaio. 

11)C’è un messaggio all’interno del romanzo che secondo te il tuo autore vuole trasmettere ai lettori?

Certamente che imparare a conoscere chi è diverso da noi può essere un modo per conoscere anche noi stessi e, possibilmente, imparare ad amarci attraverso l’amore per gli altri. 

12)Tre buoni motivi per leggere la tua storia. 

C’è un imbarazzante equivoco. 

C’è tanto romanticismo. 

C’è così tanta passione da spazzare via la logica e, parola mia, questa cosa non l’avevo mai vista.