RECENSIONE: PROVINCIA BASTARDA di Giorgio Borroni
La Dott.ssa Biotech ha letto Provincia Bastarda di Giorgio Borroni edito Dark Zone
Nico, per tutti Nick, è un chitarrista che non se la passa proprio bene. La sua band lo ha scaricato, ha sorpreso la sua ragazza che se la faceva con un altro e la sua chitarra viene, letteralmente, fatta a pezzi. Sembrerebbe proprio che Nick abbia toccato il fondo, ma si sa, al peggio non c’è mai fine… ed ecco che, mentre è in viaggio un’altra auto sbucata dal nulla lo manda intenzionalmente fuori strada, nel bel mezzo della Maremma toscana, in mezzo al nulla, e Nick viene prelevato con la forza e trascinato a casa dei suoi potenziali assassini. Qui Nick si troverà di fronte a scene terrificanti, richieste assurde e dure minacce, e dovrà scavare fino a fondo dentro di sé per trovare il coraggio e la forza di sopravvivere ad una famiglia di pazzi, che nasconde dei segreti raccapriccianti.
“Provincia bastarda”
è un thriller a tratti horror, molto splatter, e molto visionario.
La storia è totalmente
ambientata nella Maremma toscana, e l’aggiunta dei dialoghi con la cadenza toscana
è stato un colpo di classe!
Nick è il
tipico ragazzo un po' imbranato, che ha paura di prendere decisioni, e che, per
un beffardo scherzo del destino, si ritroverà a dover prendere, e con una certa
celerità anche, se vuole uscirne vivo.
La storia è
un continuo saltellare negli anni tra passato e presente, dove oltre a Nick
conosceremo qualcun altro, capiremo qualcosa del suo passato, soprattutto di un
episodio cruciale avvenuto tanti anni prima al campo scout, quando era solo un
bambino.
La
narrazione, soprattutto dalla parte centrale in avanti, è molto diretta, molto
molto splatter ed esplicita, motivo per cui forse non adatto a lettori
facilmente impressionabili.
La trama è
sviluppata bene, ma si fa fatica a capire chi sia davvero Nick, se è fuori di
testa, se tutto ciò che accade è reale.
Un libro originale, sicuramente non adatto a tutti, che mi ha ricordato vagamente la serie di film “Non aprite quella porta”, quindi se avete apprezzato quei film “Provincia bastarda” vi piacerà sicuramente.
A CURA
VOTO