RECENSIONE: "CUORE E ANIMA" di Antonio Pennuto
Dottoressa Biotech ha letto Cuore e Anima di Antonio Pennuto edito Mondi (di)versi
In questo libro racconto le prime esperienze amorose e sentimentali da adolescente abitante nella provincia siciliana in cui cominciava a sentirsi l’eco della rivoluzione culturale, ambientale e dei costumi. Mi soffermo a raccontare gli anni del liceo sotto forma di diario per dare più risalto al racconto e alle descrizioni dei turbamenti e delle pulsioni da ragazzo e alle descrizioni dei costumi e degli usi dell'epoca. Voglio rinnovare il ricordo degli anni sessanta, quelli della mia gioventù e del periodo scolastico che in tutti noi lascia segno indelebile.
L'autore,
con questa raccolta di poesie, ci porta negli anni ‘60, nel periodo della sua
giovinezza, al tempo delle prime cotte, dei primi amori, del primo contatto con
la morte.
Si
arriva ad un’età in cui ci si guarda indietro, e si vede chi si è davvero,
perché ormai la vita è stata vissuta, ciò che è fatto è fatto, e resta solo da
godersi la vita che rimane prendendo il meglio di ciò che si è costruito.
Con
la maturità impariamo che dobbiamo vivere il presente e non fossilizzarci
nell'ansia per il futuro. Tutti vorremmo una cosa piuttosto che un'altra, ma
non sempre veniamo accontentati; ciò non significa che non possiamo godere di
quello che invece abbiamo.
L'autore
ci spiega cosa vuol dire avere uno scopo nella vita, quali sono le cose davvero
importanti, perché la spensieratezza che viviamo durante l'adolescenza non dura
per sempre, ma con il passare degli anni bisogna fare i conti con la concretezza
della vita. E crescendo si impara anche a convivere con l'idea della morte,
qualcosa di inevitabile, che prima o poi ognuno si troverà a fronteggiare nella
vita.
Ci
mostra come speranza e sofferenza spesso si somigliano. Non manca una poesia
dedicata alla bellezza di Siracusa, la città dell'autore.
Attraverso
le sue poesie l'autore ci mostra ciò che, nel bene o nel male, rispecchia un po’
chiunque.
La
scrittura è semplice e diretta, lo stile molto discorsivo. Più che vere e
proprie poesie sembra di ascoltare un flusso di pensieri ininterrotto che
spazia da un argomento all'altro, trascinando il lettore al loro interno,
facendolo sentire un po’ a casa come se quelle cose avesse potuto scriverle lui.
Una
raccolta molto intensa, in cui credo possa rispecchiarsi chiunque la legga.
A CURA
VOTO