REVIEW PARTY: LONG CREEK: L'INTRUSO di Christie Lacetti


AnnaRita partecipa al review party Long creek: l'intruso di Christie Lacetti edito Lemon Edizioni 

 

Jonathan Davenport non è il solito sbirro buono che pattuglia le strade di New York e fa rispettare la legge. No, no. È un bastardo a caccia di guai, crimini intricati da risolvere e affamato di gloria e ambizione. La sua occasione di cambiare le carte in tavola e dare finalmente una svolta a una vita mediocre e a braccetto con la morte, compare su una bacheca tra gli annunci di case in affitto e veicoli di seconda mano: nel Maine si cerca personale per un carcere minorile. Ma… dietro quest’annuncio all’apparenza innocente c’è un disperato grido di aiuto: dietro le sbarre si è consumato un omicidio e il sospettato è a piede libero. Basta questo a innescare in Jonathan il desiderio di saperne di più e di candidarsi come guardia carceraria. Dieci giorni più tardi, Jonathan riceve il responso che tanto aspettava: è stato ammesso e può partire alla volta della sua nuova avventura sotto copertura. Nonostante i suoi colleghi e la sua famiglia si oppongano strenuamente alla sua scelta, Jonathan fa i bagagli e sale su un bus pronto ad affrontare la sua nuova vita. A bordo incontra Scott Mc. Pearson, uomo in fuga dall’Oregon che nel Maine svolge la mansione di secondino e che, in breve tempo, diventa il suo amico più intimo e confidente. Ed è qui, dietro le mura del Long Creek che Jonathan scoprirà un mondo terribile, dominato dalla violenza, dal potere e dalla corruzione. Riuscirà a risolvere il caso e a impedire un altro omicidio? O sarà il destino a scegliere per lui, stavolta per sempre?

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Jonathan Davenport, stanco della sua vita da poliziotto, decide di candidarsi come guarda carceraria in una prigione minorile del Maine.

Viene subito preso sotto l’ala protettrice di Scott che da subito cerca di fargli capire come è funziona la vita nel carcere minorile.

Giorno dopo giorno Jonathan si rende conto che la vita lì dentro è veramente un inferno: è però determinato a “sgominare” il gruppo delle guardie carcerarie che proprio dal carcere gestisce traffici illegali. Ci riuscirà?

Il romanzo è interamente narrato in prima persona e grazie a questo si capiscono bene gli stati d’animo vissuti dal protagonista, nonostante la sua “sete di verità” appare spesso solo e soprattutto tanto confuso.

Mi è molto piaciuto il modo in cui ha preso a cuore le sorti del piccolo James, detenuto ingiustamente.

Il romanzo è diviso in quattro parti e solo alla fine della terza si riesce a capire il perché di alcuni atteggiamenti del protagonista.

Ho trovato il romanzo ben scritto, la scelta di descrivere la vita delle guardie carcerarie e dei giovani detenuti è stata molto originale, in alcuni tratti il romanzo può apparire un po’ crudo, ma secondo me deve esser così.

Le descrizioni dei fatti sono accurate e ringrazio l’autrice per non esser scesa troppo nei dettagli in alcuni episodi, si intuisce comunque quel che voleva trasmettere, il tema trattato non è sicuramente dei più semplici.


A CURA 


VOTO