RECENSIONE: "LUCKY PENNY" di L.A.Cotton


La nostra Anna Rita ci racconta le sue impressioni sul romanzo di L.A. Cotton Lucky Penny edito Hope Edizioni.
Vediamo cosa ne pensa nella sua recensione.


Ero la sua Lucky Penny. Lui era la mia luce nell'oscurità, la speranza nello sconforto. Il nostro legame era resistenza, sopravvivenza, speranza. È stato il mio primo amore. Quando ci hanno divisi, Blake Weston è diventato il ricordo a cui mi aggrappavo quando tutto il resto della mia vita sembrava andare in pezzi. Ma quando sette anni dopo le nostre vite si incrociano di nuovo a Camp Chance, durante l’estate che avrebbe dovuto segnare la mia ripartenza, basta uno sguardo perché il tempo sembri fermarsi e i sentimenti che pensavo di aver seppellito in profondità ritornassero prepotenti in superficie. Blake Weston potrebbe curare le mie ferite, ridarmi uno scopo nella vita. Amarmi. Ritrovarci è la nostra seconda possibilità, il segno che siamo destinati a stare insieme. Non è così? Avevo dodici anni quando sono sopravvissuta all'incidente che ha ucciso i miei genitori. Quattordici quando sono sopravvissuta all'inferno, e sedici quando il mio cuore è stato spezzato. Ma a ventitré anni, Blake Weston potrebbe essere la prima cosa a cui non sopravviverò.


Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio

La protagonista indiscussa di questo romanzo è Penny, una ragazza che ha perso i genitori a soli 12 anni e che si è trovata a vivere in una casa famiglia.

L’esperienza nella casa famiglia l’ha segnata profondamente, soprattutto dopo “l’abbandono” di Blake e questa esperienza continua a influenzare le sue scelte di vita.

La vita per Penny non è affatto semplice: ha un lavoro che non la soddisfa, vive in un piccolo e umido monolocale ma soprattutto è sola: non ha amici e non ha un ragazzo.

Ha deciso però di vivere una nuova esperienza: fare l’animatrice a Camp Chance, ma non immaginava minimamente che avrebbe rincontrato Blake: cosa succederà tra loro? Riusciranno a chiarirsi?

Tutte le risposte le trovate nel romanzo.

“Blake mi chiamava Lucky Penny, ma ero tutto tranne che fortunata. Era stato così per la maggior parte della mia vita” 

Da fan di L.A. Cotton non potevo non leggere questo romanzo, che ho trovato molto diverso dagli altri.

E’ un “romance ma non troppo”, il filo conduttore è la storia d’amore “interrotta” tra i due protagonisti, ma ciò che più mi ha colpito sono stati i loro ricordi legati alla casa famiglia in cui hanno vissuto l’adolescenza.

L’autrice ha usato molto tatto nel trattare questo tema particolarmente spinoso, a mio avviso, così come è stata molto brava a trasmettere il senso di inadeguatezza perenne in cui vive Penny.

Purtroppo nel romanzo ho riscontrato diversi errori di trascrizione, consiglierei di rivedere la traduzione.

A CURA DI
VOTO