RECENSIONE: "IL CODICE" di Dean Koontz


La nostra Dott.ssa Biotech ci racconta le sue impressioni sul romano di Dean Koontz Il codice edito Fanucci Editore.


Da quando sua moglie, Michelle, se n'è andata sette anni prima, Jeffy Coltrane ha lavorato per mantenere una vita apparentemente normale per sé e sua figlia di undici anni, Amity. Tutto procede per il meglio fino a quando un eccentrico tipo, noto come Spooky Ed, si presenta alla loro porta e chiede a Jeffy di nascondere un oggetto strano e pericoloso – qualcosa che lui chiama "la chiave di tutto" – dicendo a Jeffy che non deve mai usarlo. Mai, e per nessuna ragione. Ma dopo una visita di un gruppo di uomini dai tratti inquietanti, Jeffy e Amity si ritrovano ad attivare accidentalmente la chiave e a scoprire una verità straordinaria. Il dispositivo consente loro di passare tra piani paralleli allo stesso tempo familiari e bizzarri, meravigliosi e terrificanti.


Ringraziamo la casa editrice per la copia cartacea omaggio



Jeffy è un uomo solo, che non ha più una moglie da sette anni. Nonostante il forte vuoto che si porta dentro continua a lavorare e tirare avanti, soprattutto per sua figlia Amity, che ha solo undici anni. La loro vita scorre tranquilla fino alla sera in cui Ed, un tipo bizzarro che è solito passare davanti casa loro, si presenta alla loro porta e gli consegna una misteriosa scatolina, mettendo bene in guardia Jeffy: per nessuna ragione al mondo dovrà farne parola con qualcuno, e, soprattutto, non dovrà mai aprire la scatolina e toccare l’oggetto che si cela al suo interno. Ma, quando nel quartiere iniziano ad apparire uomini misteriosi che fanno domande su Ed, accidentalmente Jeffy attiva l’oggetto nella scatolina e lui ed Amity si ritrovano in un altro mondo, esattamente identico a quello in cui vivono loro, ma basta poco per capire che c’è qualcosa che non va. L’oggetto misterioso è, infatti, la chiave per passare attraverso altri mondi paralleli, che per certi versi sono familiari, ma per altri possono rivelarsi estremamente pericolosi…


“Il codice” è un thriller a tratti sia distopico che fantascientifico. Quello dei mondi paralleli, o meglio del “multiverso” è un concetto non nuovo, anzi, negli ultimi anni sono tante le serie tv e i film che basano le loro trame su questa visione dell’universo.

La trama è ben sviluppata, ricca di concetti futuristici, ma il fulcro della vicenda non è solo quello del multiverso, è qualcosa di molto più complesso. Ciò che accade all’interno della storia che Koontz ci racconta è qualcosa di molto più complesso e profondo: è la disperazione di un uomo che si sente solo che non ha più una compagna di vita, è la sofferenza di una bambina che cresce senza la sua mamma, è una storia di speranza, di seconde possibilità, di rinascita. E una domanda resta sospesa a mezz’aria per tutta la durata della lettura: quanto saresti disposto a rischiare pur di avere una seconda possibilità di vivere la vita che desideri?

Sin dalle prime pagine il lettore viene immerso nelle vicende che accompagneranno Jeffy e Amity per tutto il corso della storia. I capitoli sono brevi, e per questo, proprio come accade per le ciliegie, uno tira l’altro. E’ una storia che si legge tutta d’un fiato, con un ritmo incalzante e serrato, che in alcuni frangenti lascia chi legge con il fiato sospeso per l’incertezza di cosa sta per accadere.

Lo stile risulta scorrevole, e, anche se non si parla di una tematica nuova, la trama è ben costruita e piacevole da leggere.

Un buon thriller fantascientifico che consiglio agli amanti del genere.

A CURA DI
VOTO