INTERVSTA ALL'AUTORE: "ALBERICA SVEVA SIMEONE"


In occasione del Review Tour di domani, oggi conosciamo meglio l'autrice Alberica Sveva Simeone.


1) Chi è Alberica Sveva Simeone? Raccontaci qualcosa su di te
Innanzitutto, grazie davvero per questa opportunità. Mi chiamo Alberica Sveva Simeone, Albe per alcuni, Sveva per altri. Sono una persona tendenzialmente estroversa, mi piace confrontarmi col prossimo e dialogare. All’inizio posso sembrare un pochino schiva, ma chi mi conosce sa che è solamente apparenza. Più di ogni altra cosa, adoro relazionarmi con persone ironiche e brillanti. Amo tutto ciò che è horror, dai film ai libri, passando per i fumetti e le serie tv. Mi piacciono tantissimo le serie coreane, che guardo rigorosamente in lingua originale, adoro la cultura giapponese e, ovviamente, il sushi! Oltre a scrivere, la mia passione è viaggiare, scoprire posti nuovi, visitare città d’arte, capitali europee, musei e luoghi in grado di arricchire il mio spirito. Sono un’estimatrice degli Stati Uniti e spero di poterci tornare un giorno. Ah, un’ultima cosa, detesto le bugie! Mi fanno davvero salire il demone interiore. E credetemi, è meglio che resti dormiente.

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
La passione per la lettura mi è stata trasmessa sin da piccola da mia madre, che mi ha sempre intrattenuta a suon di libri e fumetti. A partire dalle favole dei fratelli Grimm e di Andersen, passando per i grandi classici, fino ad arrivare a centinaia di numeri di Topolino (dove naturalmente, leggevo solo le storie dei Paperi). L’amore per la scrittura lo devo in parte a lei, in parte a me stessa, poiché ho sempre avuto una spiccata inclinazione, ma soprattutto, lo devo a Stephen King. Leggere i suoi romanzi (il primo a dieci anni) mi ha fatto perdutamente innamorare di questo meraviglioso universo.

3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Dipende. Nei periodi in cui sono alle prese con la stesura di un romanzo, solitamente diverse ore al giorno. Scrivo prettamente di pomeriggio o di notte. A volte mi è capitato di passare nottate intere a scrivere, senza accusare stanchezza. Quando invece attraverso periodi in cui ho terminato i miei lavori (romanzi o racconti che siano) mi impongo di sospendere, mi prendo una pausa e mi dedico alla lettura di quanti più libri possibile.

4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
Scrivo in silenzio. Mai messa musica durante la stesura di un’opera.

5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
No. Ma se l’avessero, la voce sarebbe quella di Marilyn Manson.

6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Il mio autore prediletto è Stephen King, il libro della mia vita, “Le notti di Salem”, naturalmente, scritto da lui.

7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
In realtà, non cambierei nulla della storia in questione. Sono affezionata a ogni singola riga, cambiare qualcosa significherebbe stravolgerla e credo non sia necessario.

8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Ispirata proprio, no. Ma li ho immaginati nella mia mente, visualizzandone subito l’aspetto fisico. Per quanto riguarda l’aspetto caratteriale invece, posso dire che il protagonista è un uomo che, nonostante alcuni difetti, non mi dispiacerebbe affatto avere accanto.

9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Vorrei dire a chi intende pubblicare il primo libro, di non smettere mai di crederci. Voi per primi dovete credere nella vostra opera, altrimenti come potrà farlo qualcun altro? Anche quando vi sembra che la strada sia impercorribile, continuate a camminare con il vostro manoscritto sotto braccio, non mollate assolutamente, insistete! Verrete ripagati, statene certi.

10) È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Più che suggerire ai lettori motivazioni per le quali dovrebbero acquistare il mio romanzo, vorrei dire loro che, qualora fossero amanti del genere horror, sarebbe un peccato perderlo. Credo molto nella storia che ho creato e sono convinta possa appassionare chi, come me, “mastica” questo genere da sempre. Se le vicende oscure, tetre, crude e cattive, non vi spaventano, anzi, sono il vostro pane, vi consiglio di addentrarvi nei meandri del Condominio 7/A, percorrere le scale e iniziare a pregare che nessuna porta si apra.