REVIEW PARTY: "THE LIST" di Florian Dennison

Annarita partecipa al review party organizzato dalla Dri Editore per il libro The List scritto da Florian Dennison. Vediamo cosa ne pensa



«Li ho uccisi tutti.» Sono le uniche parole che dice. Non sappiamo nient'altro. Speriamo che siano ancora vivi. Lentamente fece scivolare lo spioncino e avvicinò il viso. Lo straniero era raggomitolato al centro della stanza e non mostrava alcuna reazione, ma tutti i sensi del sinergologo erano in allerta. Notò subito dopo un leggero aumento nella respirazione. L’uomo sapeva di essere osservato. La rossa conosceva il protocollo, ma siccome già tremava per la fretta, espresse la sua esasperazione con un ringhio dal suono quasi maschile. Buttò giù la porta a calci. Con le armi in pugno entrarono nell’appartamento, senza avere la minima idea di cosa avrebbero trovato.

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I fatti narrati in questo romanzo avvengono in maniera molto rapida e sequenziale; le descrizioni degli eventi e dei luoghi sono precise e dettagliate. Unica pecca è data dai tantissimi errori presenti nel testo; per errori non intendo solo i refusi ortografici ma intendo proprio frasi con parole mancanti o scritte in maniera del tutto errata (non so se la copia gentilmente fornitami è quella definitiva o meno).

Questi errori hanno fatto sì che la lettura non sia stata così fluida, in più di qualche punto “sono andata ad intuito”, peccato, perché la trama del romanzo è molto avvincente.

Il romanzo inizia con le frase “Li ho uccisi tutti”, ma lo sconosciuto che la pronuncia non aggiunge altro, riesce solo a scrivere quattro nomi su un foglio.

Le indagini della Polizia di Annecy, sono affidate a Boris Pavlowski, il maresciallo capo che ha sostituito Maxime Monceau nei due mesi di “ferie forzate”.

I poliziotti iniziano subito ad indagare sui quattro nomi, ma c’è qualcosa che sfugge loro, qualcosa che solo Maxime capisce.

Maxime Monceau è un poliziotto “sopra le righe” e, a causa del suo pessimo carattere, è dovuto rimanere più di 60gg lontano dall’ufficio.

Il ritorno al lavoro non è semplice come si aspettava: si troverà ad avere a che fa con un superiore che cerca in tutti i modi di ostacolarlo e con colleghi che non sono il massimo della cordialità con lui; l’unica felice di rivederlo è Emma Leroy.
E proprio grazie all’intuito di Emma e alle spiccate capacità di Maxime, si riescono ad incastrare “quasi” tutti i pezzi del puzzle: riusciranno da soli a capire cosa è realmente accaduto e perché??? Per scoprirlo dovete assolutamente leggere il romanzo.

A CURA

VOTO