REVIEW PARTY: "COLLIDE: A TALE OF LIFE, ICE AND LOVE" di Alice DC


Moongirl partecipa al Review Party del romanzo di Alice Dc Collide: a tale of life, ice and love.


Il ghiaccio aspetta. Faith McCormick vive per lambirne la superficie a ritmo di musica, indossando quei pattini che rappresentano le sole ali in grado di renderla libera. Regina canadese della danza su ghiaccio e prigioniera di una gabbia d'oro che la soffoca, è trascorso un anno dalla sua ultima gara e i campionati mondiali sembrano ormai irraggiungibili: il suo corpo da atleta ha affrontato ombre che il suo cuore non può dissolvere e adesso che è tornata, deve scontrarsi con una forma fisica sbiadita, una famiglia che pretende il massimo e il timore che il sogno di una vita sia sfumato per sempre. Il ghiaccio terrorizza. Solomon Curtis teme quella superficie che a ogni riflesso gli ricorda chi è stato e cos'ha raggiunto. Un sogno sfiorato con la punta delle dita che ora è perso nel ghetto di Detroit, città in cui vive con un padre malato e un pugno di speranze infrante, in cui i giorni si assomigliano un po' tutti e la sua carriera di danzatore su ghiaccio è chiusa in una scatola insieme alle medaglie. Quel ghiaccio però lo chiama di nuovo, seguendo un ritmo hip-hop che è la sua cura, lo chiama e stavolta ha una voce diversa, pelle come la luna e occhi che somigliano proprio al riflesso di quel sogno. Il ghiaccio arde. Brucia costante nel sogno dei mondiali che entrambi condividono, s'incendia nei loro sguardi, in quelle mani che si sfiorano a ritmo di musica, nei corpi intrecciati durante gli allenamenti, neve contro cenere in un contrasto così netto e giusto, un binomio unico che profuma di rivalsa e desiderio. Faith non ha bisogno di Solomon, però è lui che ha scelto. Solomon non merita un angelo come lei, eppure non può fare a meno di cadere nella sua luce. Quando per la prima volta queste due anime si respireranno, non si tratterà solo di un semplice incontro, ma di una vera e propria collisione. Inaspettata, intensa e impossibile da evitare. Sport romance - Autoconclusivo

Ringraziamo l'autore per la copia digitale omaggio


Sono passati pochi minuti da quando ho chiuso le pagine di Collide e… non riesco ancora a capacitarmi dell'uragano che mi ha travolto. Un tornado di emozioni: amore, gioia, dolore… tutto.

Non piangevo così tanto dai tempi de I passi dell'amore, che è uno dei romanzi a cui sono maggiormente legata, che ho amato tantissimo e che in qualche modo me l'ha ricordato. Non perché gli assomiglia o altro, ma per l'emozione simile che racchiude. Quando lei viene paragonata a un angelo… ho pensato subito ai protagonisti del romanzo di Sparks, Jamie e Landon, con il cuore che batteva all'impazzata. La commozione, l'emozione in questi giorni è stata veramente tanta, forte e intensa.

La storia presenta qualche piccola sbavatura, qualche imperfezione, imprecisione ma… ha saputo regalarmi un'emozione così intensa che per me vince tutto.

Io amo leggere per le emozioni che mi sanno regalare le storie e Collide ha saputo regalarmi un'emozione unica e irripetibile.

Ho amato veramente tanto la storia di Faith, piccola ninfa dei ghiacci e di Solomon, angelo dalle ali nere pronto a sorreggerla, a prenderla sempre.

È il destino ad averli fatti incontrare.
Faith e Solomon.
Non potrebbero essere più diversi.

Appartengono a due mondi così distanti, così opposti che, a parte l'amore per il pattinaggio, sembra che non abbiano nulla in comune.

Sono come il giorno e la notte, come il buio e la luce, come il ghiaccio e il fuoco. Opposti ma complementari. Come lo ying e lo yang. Come ciò che sta alla base dell'intero universo.

Nel momento in cui si avvicinano, si sfiorano, nel momento in cui collidono… tutto il resto del mondo cessa di esistere e ci sono soltanto loro due. Una cosa sola.

«Fammi provare» disse solo, allungando la mano nel tentativo di afferrare la mia. Me l’ero immaginato in un miliardo di modi diversi, quel contatto. Ma quando le mie dita toccarono le sue provai sensazioni tanto intense da stordirmi, emozioni alle quali non riuscii a dare nessun nome. Perché le provavo tutte per la prima volta.

Faith vive a Toronto, ha 17 anni ma ancora per poco, una migliore amica con cui ridere fino ad avere le lacrime agli occhi, un rapporto difficile, ostico e ostile a dir poco, con la madre e un amore viscerale per la danza sul ghiaccio. Pattina da quando aveva 3 anni, è la sua vita, è tutto ciò che ha, tutto ciò che è. Non vuole fare altro nella vita e punta in alto, punta ai mondiali, punta a vincere tutto quello che si può vincere. È molto competitiva, molto determinata, e cerca sempre di tenere tutto sotto controllo, senza mai lasciarsi andare. Ma all'improvviso, quando è la giovane promessa del ghiaccio, quando è quasi in tetto al mondo, si trova a dover appendere i pattini al chiodo. Noi la conosciamo nel momento successivo, quando ancora non ha capito e scoperto chi è. Sono dieci mesi che non pattina e il suo elemento naturale le manca da morire. Dieci mesi in cui è caduta, ha toccato il fondo ma forse è arrivato il momento di darsi una spinta e risalire. La paura è tanta, la paura di fallire, di non farcela, di non ritrovare più l'equilibrio con il suo amato ghiaccio, di non essere più all'altezza…di non essere più la persona che tutti si aspettano che sia. Ma quella Faith non esiste più. Ormai dentro di lei ci sono due mondi, quello del prima e quello del dopo e la ragazza sente che nulla sarà mai più come prima. Ma forse potrebbe costruire qualcosa di nuovo, una nuova Faith, ancora più forte, ancora più determinata.

Se abbassasse un poco le difese, se si lasciasse andare, anche solo per un attimo.

Solomon ha 21 anni, vive a Detroit ed è tutto il suo contrario. Scanzonato, a tratti burbero, non ha nulla sotto controllo e spesso vive alla giornata. Ha una guerra dentro di sé, anche se quello che desidera maggiormente è la pace, anche un solo attimo di pace.

Solomon è una mina vagante, un proiettile sul punto di implodere. Sente di aver fallito, di aver perso la sua occasione…di averla mandata in frantumi. I sogni sono per chi ancora ha il lusso di poter dormire e lui quel privilegio l'ha perso da tempo. Una volta aveva un sogno nel quale credeva con tutto se stesso poi una serie di scelte sbagliate l'ha portato a vivere come un animale braccato dai cacciatori. Sempre a guardarsi le spalle, sempre a vivere sfiduciato, impaurito e arrabbiato.

Faith e Solomon sono le due facce della stessa medaglia.

Sono la luce e la tenebra.

Sono un angelo e le ali che gli permettono di volare.

Sono così diversi, per origine, per il proprio vissuto, per il colore della propria pelle, per il loro passato ma nel momento in cui si incontrano… sono capaci di dare vita a qualcosa di unico, mai visto, irripetibile: una magia, un incantesimo, un nuovo mondo.

Faith non vuole vivere in un mondo in cui non può pattinare.

Solomon pensa di essere un rottame senza possibilità di essere aggiustato, che però torna a essere se stesso soltanto con le lame ai piedi.

Nel momento in cui si incontrano per la prima volta sono due relitti, due anime spezzate che si sono perdute nel caos della vita, tra scelte sbagliate, destini crudeli e infami.

Faith ha rischiato di perdere se stessa ma è ancora in piedi e spera ancora. Solomon ha perso già una parte importante di se stesso e non sa da che parte andare ma forse…una seconda possibilità se la può ancora concedere.

Sembra la danza delle possibilità.

Lasciai che Solomon mi guidasse in quella danza, abbandonandomi a lui e al ritmo della musica che partì lenta e calda, riscaldando anche l’atmosfera tra noi. C’era un intero mondo di distanza tra noi, ma quando pattinavamo potevo sentire quella distanza dissiparsi come un velo e le nostre anime avvicinarsi, anche se avevamo appena iniziato a pattinare insieme.

Per uno strano caso del destino Faith e Solomon si incontrano.

E fin dal primo istante sono scintille.

L'universo sembra tremare nel momento in cui si sfiorano.

Basta un attimo e…

Ho avuto gli occhi a cuoricino e i battiti accelerati. Ho adorato il dolce scivolare tra le pagine, la storia vista e vissuta da entrambi i punti di vista.

Faith, come dice il suo coach Ivan, uomo rude dai modi bruschi e sbrigativi ma che è entrato anche lui nel mio cuore, non ha bisogno di Solomon, con il suo bagaglio pesante di rabbia, dolore, sensi di colpa e sfiducia in se stesso, ma è lui che ha scelto.

Qualcosa in lui l'ha colpita profondamente, fin dalla prima volta che l'ha visto pattinare in un video. Anche se trovarselo davanti è tutta un'altra cosa. Lui è così scostante, così contraddittorio, un attimo prima gentile, quello dopo distante e freddo, come se soffrisse di qualche disturbo della personalità. Si arrabbia facilmente con lei, la tratta male, eppure quando danzano insieme sul ghiaccio il mondo fuori non esiste più, esistono solo loro due e un vortice di emozioni.

Faith riesce a vedere qualcosa che gli altri non vedono.

Sotto i silenzi, la rabbia, le insicurezze… io esisto, sembra sussurrarle.

Mi vedi? Ti vedo e tu vedi me?

Sono due anime ferite, spezzate ma pronte a rinascere, a riscattarsi. Insieme.

Non devo piacerti per forza.

Mi aveva detto questo appena un mese e mezzo prima, ma più i giorni passavano, più Solomon mi calamitava verso il suo centro gravitazionale senza che io riuscissi a resistergli e lui lo sapeva. Non riuscivo a nascondermi, non di fronte a lui. In sua presenza ero un libro aperto e qualsiasi tentativo azzardassi per crearmi una corazza, lui lo sventava con l’abilità di un mago. Era capace di leggere tutti in questo modo, oppure era solo con me che faceva un’eccezione?

Lui è così imprevedibile, lei così abituata a tenere tutto sotto controllo. Anche le emozioni. Soprattutto le emozioni.

Loro due insieme sono come esplosivo e detonatore.

C'è chimica fin dal primo istante.

Ma anche diffidenza.

Paura, vergogna.

Bugie, verità nascoste.

Verità sconvolgenti, verità che potrebbero fare crollare quel castello fatto di sogni e forse illusioni?

Faith nasconde un segreto e ha paura di dirlo a Salomon, ha paura che lui fugga lontano.

Anche se ogni giorno che passa sta diventando sempre più importante, il suo ossigeno, le sue ali per volare.

Anche Solomon nasconde più di un segreto, cose mai dette ad anima viva, scelte di cui non va fiero, che lo portano a dubitare di se stesso e del suo talento.

Ha paura che Faith veda il marcio in lui e che se ne vada, ha paura di perderla perché si rende conto che, giorno dopo giorno, lei sta diventando il centro del suo universo, dei suoi pensieri, il suo angelo dal sorriso luminoso, il suo faro nell'oscurità.

«Scusa, sono stato inopportuno» dissi, voltandomi subito per andarmene, ma Faith mi raggiunse per fare qualcosa d’inaspettato. Prendermi la mano. Fu un gesto istintivo e durò soltanto pochi secondi, ma in quel contatto percepii i nostri due mondi così opposti, così diversi, incrociarsi per un istante e fu una sensazione tanto intensa da stordirmi.

Non c'è più nulla da dire, lui vuole stare con lei e lei vuole stare con lui.

Il resto? Solo rumore.

Esistono soltanto loro due.

Faith e Solomon.

Fin da bambina ho amato il pattinaggio artistico e ultimamente mi sono appassionata anche alla danza sul ghiaccio, pura magia vedere quei talenti ballare, inseguirsi, prendersi, volteggiare. E quella stessa magia l'ho percepita tra le pagine di Collide. Ci avrei visto bene una serie TV!!!!!

Ho amato ogni pagina, ogni emozione che mi ha fatto provare. Ho sorriso, riso tanto e altrettanto pianto. È una di quelle storie dolci, appassionanti, che fanno sognare e sperare nel futuro e che consiglio con tutto il cuore.

Per me è un sì, sempre!

Alla prossima.

A CURA DI
VOTO