INTERVISTA ALL'AUTORE: "RAFFAELE ISOLATO"

Per la rubrica Intervista all'Autore oggi conosciamo Raffaele Isolato.


1) Chi è Raffaele Isolato? Raccontaci qualcosa su di te
Mi chiamo Raffaele Isolato e vivo praticamente da recluso nella mia stanza da quasi vent’anni. La mia intera vita ruota attorno ai libri che leggo e a quelli che scrivo incessantemente, senza che la mia creatività arrivi mai ad arenarsi.

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
Scrivo per necessità e anche un po’ perché ci sono costretto. Non avendo la possibilità di vivere una vita vera a causa dei miei problemi di salute, ne invento cento e mille attraverso i miei libri. La lettura è per così dire il ‘carburante’ che alimenta la mia macchina meravigliosa.

3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Al massimo due o tre ore; non riesco a scrivere per troppo tempo di seguito, perché ho difficoltà a mantenere il giusto livello di energia a causa della mia depressione cronica.

4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
La musica mi aiuta molto, soprattutto se di un genere adatto alla particolare scena che sto descrivendo.

5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Quasi sempre; le scelgo tra quelle dei film più famosi degli ultimi anni, perché di solito sono composte da eccellenti maestri di livello internazionale.

6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Cime tempestose, di Emily Brontë.

7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
La storia di Sara è troppo lunga e complessa per poter cambiare anche solo un dettaglio senza scatenare un pericoloso effetto valanga che sconvolgerebbe anche la trama del resto dei volumi.

8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Non particolarmente; sono ragazzi come tanti, che senza volerlo si sono trovati a essere coinvolti in una serie di colpi di scena a effetto domino. Mi piace pensare che reagiranno come faremmo noi nella vita di tutti i giorni, se prima o poi ci trovassimo al centro di eventi capaci di sconvolgere per sempre l’intero pianeta.

9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Che non ha senso ‘voler pubblicare’ un primo libro, a meno di non esser disposti ad auto-pubblicarsi. Un primo libro si propone a persone esperte del settore, e saranno queste, se il libro merita particolarmente, a proporre un accordo per la diffusione dell’opera presso il grande pubblico.

10) È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Anche questo, come tutti gli altri miei romanzi, è un lavoro unico nel suo genere, ispirato unicamente alle mie visioni fantastiche e oniriche. L’intero universo da me creato è strutturato sin dei minimi dettagli e assolutamente verosimile, con in più quel tocco artistico che permette a lettori di tutte le età di immedesimarsi nei personaggi e nella loro avventurosa vita accademica.