INTERVISTA ALL'AUTORE #5: ELISA GENTILE


Ospite oggi della nostra rubrica Intervista all'Autore Elisa Gentile che ci racconta qualcosa di sé attraverso le nostre domande.


1) Chi è Elisa Gentile? Raccontaci qualcosa su di te.
Elisa Gentile è una sognatrice che non ha mai smesso di crederci. Sono nata con il desiderio della scrittura, come se fosse una voglia sulla mia pelle, e ho realizzato questo sogno per caso, quasi dieci anni fa. Elisa è anche una disegnatrice, una baby sitter, una che ama cucinare e mangiare, innamorata degli animali e della vita. Amo il colore rosso, ma anche il silenzio e allo stesso tempo non so fare a meno della musica. Ho mille risorse e, dicono, sette vite, come i gatti.

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
Come racconta spesso la mia mamma, già a 4 anni leggevo in maniera scorrevole; ero l’incubo delle insegnanti di italiano, perché scrivo temi lunghissimi, ero logorroica fino allo sfinimento. Credo tutto sia nato con me, insomma.

3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Causa lavoro, ahimè!, solo le ore serali: da dopo cena fino alle 2 di notte, mi troverete al PC a scrivere.

4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
Ascolto sempre la musica, soprattutto classica. Grazie alla scrittura, ho scoperto maestri come Ludovico Einaudi ed Ezio Bosso.

5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Assolutamente sì, ma non sono brava a elencarle tutte.

6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Ultimamente leggo pochissimo, causa lavoro e mille altre peripezie, ma non mi perdo un’uscita di Penelope Douglas e Jay Crownover. Tutti i loro romanzi, per me, sono fonti di ispirazione.

7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Spesso ho risposto che vorrei cambiare la mia prima opera, la Trilogia delle Bugie, pubblicata con la Newton Compton. Troppo immatura, priva di contenuti, in qualche modo infantile. Se potessi, la riscriverei con la maturità e le conoscenze acquisite durante gli anni.

8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Ogni personaggio ha in sé qualche “fantasticheria”: chi somiglia, che ne so, a Brad Pitt, chi a Nicole Kidman, ma ho sempre reso più “umani” i miei personaggi, ispirandomi alle persone che incontro per strada ogni giorno, con le caratteristiche fisiche di un personaggio famoso.

9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Di non soffermarsi sulle critiche negative, ma anzi di prenderne spunto e farne un motto di vita, un monito per il futuro. Scrivere non è come stilare una lista per la spesa, ci vuole la giusta emozione e la giusta empatia con i personaggi. Bisogna calarsi nella parte, non siate restii a dare amore ai vostri figli di carta.

10) È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Per leggere di emozioni vere, reali, non fittizie. Sui miei romanzi non si leggerà mai del milionario che si innamora della cameriera; tra quelle pagine troverete il tizio che vi bussa alla porta perché gli è finito lo zucchero!