SETTE BLOG PER UN AUTORE: "LISA SAVANI" - Cristina Foresta


Oggi ospitiamo Lisa Savani, protagonista del romanzo Lovescore di Cristina Foresta edito Royal Books.


1)Chi è Lisa Savani? Raccontaci qualcosa di te.
Posso dire che sono una ragazza come tante: sono italiana, ma vivo in Inghilterra da due anni e mezzo e lavoro come segretaria in un ufficio. Non sono diversa da milioni di altre persone al mondo.
Sono una persona riservata, è difficile per me aprirmi con gli altri.
Tendo ad avere reazioni esagerate, ma non posso farci niente, sono fatta così… è più forte di me.

2)Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler, sei contento di quello che ti capita nel romanzo?
Sì. Ne ho passate tante, e alcuni avvenimenti avrei potuto affrontarli in modo più maturo, ma sono felice della persona che sono diventata. Non mi sarei mai aspettata di essere una di quelle che rincorre i propri sogni, eppure è così. E li raggiungo anche!

3)Hai degli hobby di cui il tuo autore parla nel libro?
Ovvio. I libri, ma soprattutto i dolci. Sono un modo per alleviare lo stress e riallineare il mio asse. Cucinare dessert è una scienza esatta che mi aiuta a rimettere le cose nella giusta prospettiva. E poi, diciamolo, sono proprio brava.

4)Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito o no?
No, sono un po’ difficile da digerire, come un impasto lievitato male. Ho bisogno del mio tempo per crescere e aprirmi. Ho sbagliato tante volte ma, alla fine, ho imparato dai miei errori. Spero che la gente possa apprezzare questo di me, anche se so che ci ho messo tanto per capire quello che voglio davvero.

5)Pensi che qualche lato del tuo carattere possa appartenere al tuo autore?
Non penso. Forse rivedo un po’ di più la mia autrice in Nicola, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Le piace esporsi meno di me, da questo punto di vista.

6)Tre aggettivi che ti descrivono.
Riservata, testarda, impulsiva.

7)Parlaci della città dove è ambientata la tua storia.
È ambientata a Londra e a Broxbourne, che sono due aspetti della stessa medaglia. Londra è stato il mio punto di partenza, ma anche un fallimento. Broxbourne, per quanto possa sembrare un passo indietro, in realtà è quello che mi ha resa libera di essere la persona che ho sempre desiderato essere.
È una cittadina non molto grande, ma è piena di vita, c’è sostegno tra la comunità, almeno per quanto mi riguarda ed è fuori dal caos di Londra. Non pensavo mi sarebbe piaciuta così tanto!

8)Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti va di presentarceli?
Nella vita di ognuno ci sono persone che ci vanno a genio e persone che invece ci vanno di traverso. Nella mia storia troverete entrambe le tipologie. Bradley e Talulah si sono guadagnati un posto nel mio cuore con la loro personalità esuberante. Ma ci sono anche Minnie e Hazel, che sono diventate la mia seconda famiglia, le sorelle che non ho mai avuto. Per non parlare della squadra, che mi ha sempre considerata parte del gruppo fin da subito.

Poi, beh, ci sono quei personaggi che si incontrano per un motivo, nel bene e nel male. E, anche se certe persone mi hanno fatta soffrire, sono felice di averle conosciute, perché mi hanno permesso di avere il coraggio di essere come ho sempre voluto: felice.

9)La tua storia avrà un seguito?
No. Tutto è già stato raccontato. Come ho detto in precedenza, sono una persona riservata, mi piace che certi dettagli rimangano tra me e le persone a cui tengo. A volte è meglio lasciare spazio alla fantasia, di modo che tutti siano soddisfatti.

10)Cosa pensano di te i lettori nelle loro recensioni?
È strano, mi aspettavo di non essere capita, invece ho avuto una buona accoglienza, anche se sono tutti impazziti per Nick. A lui è facile volere bene, è più cristallino di me, che invece sono di più difficile lettura.
Però molti lettori mi hanno apprezzata, hanno capito le mie ragioni e questo per me è stato importantissimo, mi sento grata nei confronti di chi non si è fermato alle apparenze, ma è andato oltre.

11)C’è un messaggio all’interno del romanzo che secondo te il tuo autore vuole trasmettere ai lettori?
Non arrendersi mai. C’è sempre una soluzione, anche nella peggiore delle ipotesi. Bisogna solo prendersi del tempo per capire come riorganizzarsi, cosa si vuole davvero. E poi costruire il percorso per andare a prenderselo!

12)Tre buoni motivi per leggere la tua storia.
È vera. Ci sono momenti belli e momenti brutti, in cui non si vede la luce in fondo al tunnel. È l’applicazione alla lettera della frase: “La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti”.
Ci sono imperfezioni. Perché, ehi, nessuno è perfetto! E io ne sono la prova vivente.
I colpi di scena. Quelli non stonano mai!