REVIEW PARTY: "NON SONO ABBASTANZA" di Maria Benedetta Errigo


Anna Rita partecipa al Review organizzato dal nostro blog per l'uscita del romanzo di Maria Benedetta Errigo Non sono abbastanza edito Dark Abyss Edizioni.
Vediamo cosa ne pensa nella sua recensione.


Irene è cresciuta elemosinando amore, combattendo la sua lotta interiore per sentirsi degna di attenzione e di meritarsi la felicità. Dopo che la sua ultima relazione sentimentale è andata a rotoli, sigilla ancora di più il proprio cuore, concentrando le energie nell’accudire l’unica parente che le è rimasta in vita. Proprio fra le mura della clinica, per caso, incontra Cristiano, che le ha rubato un bacio quando era solo una ragazzina. È possibile che un amore che ha quasi dimenticato possa rimettere insieme i frantumi del suo cuore? E una volta che tutti i pezzi saranno al loro posto, Irene sarà in grado di riconoscere sé stessa? Una donna divisa a metà, fra Andrea, il suo passato, Cristiano, il suo presente… e un futuro ancora da plasmare.


Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio



La protagonista di questo romanzo, Irene, è una donna combattuta tra il passato e il presente, che vive “per sopravvivere”.

Irene, dopo la rottura con Andrea e dopo la morte della madre, si trova ad accudire la zia, l’unica parente ancora in vita. La zia vive nel paesino di provincia che Irene ritiene troppo stretto per lei e che appena ha potuto, ha abbandonato per trasferirsi a Roma.

Nella clinica dove è ricoverata la zia è ricoverato anche il padre di Cristiano, il ragazzo di cui era innamorata anni prima.

Piano piano i due si riavvicinano e tra loro inizia una storia d’amore che però viene subito messa in discussione da Andrea.

Anche Andrea non ha mai dimenticato Irene e proprio a causa sua, Irene subisce un grave incidente.

Non scrivo più nulla riguardo i fatti avvenuti, rischio di spoilerare e non vi voglio rovinare la sorpresa.

Irene all’inizio del romanzo appare una persona “apparentemente” appagata dalla sua vita, ma pagina dopo pagina si capisce che non è così e, solo dopo l’incidente, prende coscienza di chi è e soprattutto cosa vuole realmente.

Tutto il romanzo è narrato in prima persona, sembra di leggere un diario; l’autrice è stata molto brava a mettere in evidenza i vari stati d’animo della protagonista con dettagliate descrizioni di eventi che hanno appunto segnato la protagonista del romanzo.

Questo romanzo mi ha particolarmente colpito, dal titolo immaginavo tutt’altro, mi aspettavo il classico romanzo d’amore con il famoso triangolo e invece non è questo, è più un romanzo introspettivo, una sorta di autoanalisi che vive la protagonista; ve ne consiglio la lettura, sono certa rimarrete piacevolmente colpiti.

A CURA DI
VOTO