RECENSIONE: "REQUIEM D'INVERNO" di Krisha Skies


AnnaLaisa978 ci racconta le sue impressioni sul romanzo di Krisha Skies Requiem d'inverno edito Words Edizioni.


Lenora ha tutto ciò che potrebbe desiderare: è giovane, bella, ricca, anche se sprovvista di titolo nobiliare. Eppure, la sua vita non è come quella delle altre fanciulle dell’alta società della Repubblica. Il profumo inebriante dei narcisi, le maschere di pizzo, i raffinati balli aristocratici nascondono misteri legati alla morte e alla sorte dell’anima. Misteri noti solo a quelle come lei: gli Oboli, donne nate con il dono di poter aprire varchi tra il mondo dei vivi e quello dei morti. In una società in cui il denaro può comprare un posto nei Campi Fioriti dell’oltretomba, dietro lauti compensi Lenora presta i suoi servigi a facoltosi borghesi e a influenti aristocratici, protetta dall’irruente fratello maggiore Julian e desiderata dal perverso Duca di Burdak. Durante una delle traversate oltre la soglia dell’Ade, però, qualcosa sembra andare storto: la giovane incappa nel sovrano dell’oltretomba, l’affascinante e pericoloso Sommo Giudice Acheron. Ma cosa lega Lenora e Acheron? E quando lei ne implorerà l’aiuto, cosa pretenderà in cambio il Dio dei Morti?

Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio



Amiche lettrici compulsive, era da molto tempo che non leggevo un fantasy. La trama mi intrigava, ma non mi decidevo mai ad iniziarlo, ma una volta catapultata nella lettura, non sono più riuscita a staccarmi da quelle pagine!

Lenora è un Obolo, colei che accompagna le anime dei defunti presso i Campi Fioriti dell'Ade.

Ed è durante la sua prima traversata, la sua prima volta in cui ha utilizzato i suoi poteri da Obolo, che la sua vita cambia completamente, ma lei di questo cambiamento non ricorderà nulla!

La storia viene raccontata solo dalla voce di Lenora, ed è con la sua forza, con le sue paure, con i suoi sentimenti contrastanti che ci godiamo la sua storia che si snoda tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

E sarà durante una delle sue traversate, per accompagnare la sua migliore amica morta di parto, che incontrerà colui che le cambierà per sempre la vita: Acheron, il Signore dell'Ade!

Mi risulta un po' difficile scrivere questa recensione, perché questo libro ha bisogno di essere letto, senza nessun tipo di anticipazione, perché tutto quello che succede, succede per un motivo.

Lenora ama la sua famiglia, un lutto del passato continua a farla soffrire. E' una protagonista complessa, a tratti sembra troppo giovane e ingenua, in altri quasi capricciosa, ma in tutto questo, si percepisce nitidamente la sua paura, i suoi dubbi, gli eventi che la segnano e che le fanno mettere in dubbio tutta la sua vita e tutte le sue scelte.

Mio signore Acheron… dove siete quando ho più bisogno di voi? Grido dentro di me il suo nome decine di volte, ma non ho fiato per pronunciarlo davvero.


Tutto sembrerà precipitare nel momento in cui un Duca molto ricco, ma anche molto pericoloso, la chiederà in sposa.

La storia è lenta, o meglio, lo sembra, ma in realtà, tutto quello che viene narrato con un linguaggio molto preciso e a tratto arcaico ma in perfetta linea con il periodo di riferimento, viene raccontato con uno scopo preciso, e senza tuta questa precisione, sicuramente la storia avrebbe avuto dei vuoti che avrebbero fatto perdere bellezza alla trama.

Ogni frase, ogni tratto distintivo dei protagonisti, ogni situazione viene molto ben descritto e caratterizzato. Solo Acheron, il Sommo Giudice, rimane molto avvolto nel mistero, ed è per questo motivo che non vedo l'ora di buttarmi sulla lettura del secondo libro.

Se amate i fantasy, allora dovete leggere questa nuova avventura raccontata nel mondo ultraterreno!

A CURA DI
VOTO