INTERVISTA ALL'AUTORE #4: CRISTIANA MENEGHIN

Ospite di oggi per la nostra rubrica Intervista all'Autore Cristiana Meneghin che ci racconta qualcosa di lei attraverso le nostre domande.




1) Chi è Cristiana?
Sono nata nel 1987 nel mese di San Martino, quando l’aria si fa più fresca e il mondo si adorna di colori. Porto nel cuore radici salentine, ma vivo nelle terre di mezzo tra due celebri laghi piemontesi. Amo i romanzi per ragazzi, le leggende e le fiabe che racconto alle mie due bambine con il nome di due principesse. Dal 2017 mi sono dedicata alla scrittura e tra le varie composizioni la mia preferita è Eterno, 2018, scritto con Maura Radice. Ho svolto collaborazioni per siti che si occupano del mondo dei libri, partecipato ad antologie e preso parte a fiere letterarie. Appena posso vado sui monti, adoro perdermi tra le ampie distese, verdi d’estate e bianche d’inverno.

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
La passione per la lettura in generale è nata fin da quando ho imparato a leggere. I generi letterari a cui mi sono dedicata sono cambiati nel tempo con il passare degli anni e quindi il trascorrere anche dei miei anni.

Anche se devo dire che per via della nascita delle mie due bambine sono tornata al principio e al leggere (per loro ovviamente) i libri tipici dell’infanzia e una volta rivalutati dalla mia età più adulta ho iniziato ad apprezzarli e ad amarli.

La passione per la scrittura è invece più recente, anche se devo dire che fin da adolescente scrivevo, ero più che altro dedita a tenere un diario come molte ragazzine della mia età. Il mio primo scritto pubblicato risale comunque al 2016-2017 è un romantic fantasy dal titolo Ananke.

3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Purtroppo sempre troppo poco. Scrivere è un vero e proprio bisogno, un momento dedicato a me stessa e con tutti gli impegni quotidiani è spesso difficile ritagliarsi un momento. In ogni caso cerco di ricavarmi un due orette di giorno o di notte.

4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
Il silenzio.
È un momento di pace, serenità in cui è la storia che deve parlare e i personaggi vivere per cui occorre lasciare a loro lo spazio necessario.

5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Sì, nell’ultimo ho inserito anche la playlist che ha ispirato la storia nell’incipit. La musica ha sempre avuto per me grande importanza per cui non ho un genere prediletto, più che altro penso ci sia la canzone giusta per quel esatto momento della vita.

6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
È una domanda veramente difficile. Leggo sempre molto e salto da un genere all’altro; però c’è un libro a cui tengo più degli altri s’intitola Come i Gabbiani scritto da Z. Regini Venturini. Un po’ datato 1976, mi è stato regalato da ragazzina e ne conservo un bel ricordo.

7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché?
Sinceramente mi trovo nella fase di ultimi ritocchi al prossimo romanzo in uscita. Sul web gira già la cover, Il titolo è Crostatine al Melone e sarà edito da Land Editore.

Questo romanzo, come anche gli altri già pubblicati, è molto diverso dalla loro prima stesura. Capita infatti che io inizi scrivendo un romanzo in prima persona e nelle altre stesure passo alla terza o viceversa: Ananke in prima stesura era scritto in terza persona, l’ho poi pubblicato narrato in prima.

Perché questi cambiamenti?

Non penso ci sia un perché, credo sia anzi naturale prima di pubblicare un testo, scriverlo e riscriverlo, ci sono poi altre persone che lavorano sul medesimo testo, in particolare il mio Editor di fiducia che lo corregge andando ad analizzarlo sotto vari aspetti.

Mi capita anche che io riediti le opere già pubblicate modificandole e se le modifiche sono molto corpose allora cambio anche la loro copertina e ne do una veste nuova. Ananke, Artemisia ed Eros sono già alla terza copertina…

Insomma per me ogni libro non va piazzato lì e dimenticato, ma con il tempo cerco di riprenderlo e migliorarlo anche alla luce di quanto di nuovo ho appreso e di come io stessa sono cambiata.

8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Solitamente i miei libri nascono da qualcosa che nel mondo quotidiano ha attirato la mia attenzione, anche i romanzi di genere più fantastico partono da qualcosa di reale e lo stesso è per i personaggi: sono le persone che incontro a ispirare i miei protagonisti.

9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Oh cielo! Non è che mi sento molto portata per dare consigli, io quando ho pubblicato il mio primo romanzo ero fuori dal mondo delle case editrici, dei siti che parlano dei libri e di tutto ciò che ruota attorno a questo mondo. Devo dire che sono stata anche fortunata, perché il mio primo romanzo è stato pubblicato da una casa editrice che mi ha permesso di conoscere persone che erano più avanti di me, avevano già anni di pubblicazioni alle spalle e mi hanno aiutata a crescere e migliorarmi.
Io gli direi di provarci e vedere cosa succede. Nessuno nasce imparato.
Ci sono molti modi per pubblicare un libro: case editrici non a pagamento, Amazon; magari se si sceglie di auto pubblicarsi sarebbe bene farsi correggere il proprio lavoro da professionisti, farsi fare una bella copertina. L’essenziale è quindi non credere di essere giunto alla fine: per me la scrittura è un continuo divenire e migliorarsi.

10) È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Non sono molto brava ad auto promuovermi comunque ci provo. Perché acquistare Crostatine al melone…

In questo romanzo ho voluto parlare - oltre che di una storia d’amore che finisce e di un’altra che inizia superando tutta una serie di ostacoli - dei luoghi in cui vivo. Il Piemonte è il protagonista di questo romanzo contemporaneo, la sua natura, i laghi, i boschi. Quello che più amo e vorrei si conservasse così, nella sua estrema bellezza, per le generazioni future.