INTERVISTA ALL'AUTORE #1: "MAURIZIO ZARINO"


Ben trovati Wolves Readers con la prima intervista dell'anno della nostra rubrica Intervista all'Autore. Il nostro primo ospite è l'autore Maurizio Zarino che si racconta attraverso le nostre domande.
Conosciamolo meglio.







1) Chi è Maurizio Zarino? Raccontaci qualcosa su di te
Provando a descrivermi in una frase, direi che sono una persona qualunque, ma con la fortuna di non aver mai perso la voglia di imparare e migliorare.

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
Se dovessi indicare il momento preciso nel quale ho iniziato ad amare la lettura, direi quando da ragazzo mi capitò di leggere “L’ombra della sera”, una sorta di romance ambientato in Etruria che ancora oggi mi sento di consigliare a tutti. Da allora non ho più smesso.

In merito alla scrittura, semplicemente un giorno ho pensato “perché no?”, così ho lavorato per mesi su una trama di circa duecento pagine e dopo averle terminate, le ho rilette, le ho buttate e prima di scrivere ancora ho imparato “come” scrivere.

3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Purtroppo, il lavoro mi obbliga a dedicare alla scrittura solo le ore serali, ma non rimpiango neanche una delle tante notti in bianco passate a scrivere.

4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
La musica è fondamentale durante il mio personale processo creativo: è grazie a essa che entro nello stato d’animo adatto.

5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Assolutamente! Il primo, “Il burattinaio di Praga”, si concede brani di mostri sacri quali, tra i tanti, Metallica, Aerosmith e Pink Floyd mentre il secondo, “Blu come i suoi occhi” ha un’anima più giovane e vitale, che spazia dalle Babymetal al più moderno j-pop, come si addice a una storia così… giapponese.

6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Non ho un autore preferito, ma riguardo al libro non ho dubbi: “Stella meravigliosa” di Yukio Mishima nel quale, a mio parere, viene magistralmente descritta tutta la vera essenza degli esseri umani.

7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Non cambierei nulla. So che potrebbe suonare presuntuoso, ma dopo aver dedicato tanto tempo allo sviluppo dei personaggi e alla trama, sono soddisfatto di ogni singola riga.

8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Mi piace definire “Blu come i suoi occhi” un manga in lettere quindi caratterialmente i miei personaggi sono proprio come ci si aspetta che siano: molto giapponesi. Li si può amare oppure odiare per questo, ma per chiunque abbia mai avuto tra le mani un manga sarà come ritrovare dei vecchi amici, con i loro pregi e i loro difetti. Riguardo all’aspetto, qualcuno si è occupato di dar loro un volto e lo ha fatto davvero bene.

9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Come per ogni cosa, anche l’arte della scrittura va coltivata: potrà suonare banale, ma una buona idea non basta se viene realizzata in modo dozzinale. Come ho già detto, prima di scrivere bisogna impiegare tempo a imparare “come” scrivere.

10) È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Per quelli nati negli anni Settanta come me, infanzia e adolescenza sono legate a manga e anime entrati nella leggenda e molti provano ancora oggi un desiderio mai sopito che li spinge a ricercare le emozioni pure e genuine di quei momenti. “Blu come i suoi occhi” è dedicato principalmente a loro, ma anche le nuove generazioni potranno ritrovare quel pizzico di magia e il romanticismo che maestri come Miyazaki prima e Shinkai poi ci hanno insegnato ad apprezzare.