REVIEW PARTY: "ROBIN UN PETTIROSSO NELLA TEMPESTA" di Rachel Sandman

Anna Rita partecipa al Review Party del romanzo di Rachel Sandman Robin un pettirosso nella tempesta edito Delrai  Edizioni.



Vago come un’anima in pena, carceriere e vittima della mia stessa mente. Corro da un lato all’altro del locale, guardo ovunque, ma non vedo nulla. La mia mente è già al collasso, completamente focalizzata verso ciò che la attende, da qui a un paio di giorni. È delirante. Io sono il mio peggior nemico. Non incrocio lo sguardo di Laure nemmeno una volta, nemmeno per sbaglio. Non posso permettere che lei mi legga dentro, ancora. Non posso lasciarla entrare in quella che è la mia essenza, fatta di piscio e fango, e che, come ogni volta che mi appresto a tornare a casa, risale a galla, come una papera di gomma abbandonata in uno stagno. Jeremy Rivers è un enigma. Ragazzo schivo e solitario, vive la sua vita in modo ossessivamente razionale e senza mai abbandonarsi troppo alle emozioni e ai legami affettivi. Le ombre cupe che cerca di lasciarsi alle spalle convivono in lui e minacciano ogni volta di distruggere la stabilità ritrovata nel corso degli anni. È un’anima colorata e luminosa, quella di una ragazza con le labbra rosse come il peccato, che scuote il suo mondo in bianco e nero, creando, pennellata dopo pennellata, sfumature di colore in grado di convincerlo ad affrontare fantasmi mai sopiti. Due mondi opposti che si incontrano e si amano in modo viscerale, alla ricerca di un’armonia imperfetta, ma autentica, capace di sanare ferite dovute a imposizioni passate e mai del tutto dimenticate. Questa è la storia di un pettirosso che vive la vita fino in fondo, attimo dopo attimo, senza mai scoraggiarsi, perché un bonsai può sopravvivere anche in un luogo inospitale, se lo si cura con devozione, e di una balena, un mostro gigante immerso in un oceano di caos, maestosa e terribile, che ricerca la propria dimensione, affamata di verità e sentimenti reali.

Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio


I personaggi principali del romanzo sono Laure e Jeremy, due personaggi estremamente diversi che finisco per diventare l’uno il centro dell’universo dell’altro.

Jeremy è un tipo che definire “strano” è poco: le sue manie/ossessioni in realtà provengono dal passato, da una famiglia in cui l’apparire è più importante dell’essere e lui “il ribelle della famiglia”, ha per questo deciso di tagliare i ponti con il passato, il suo tatuaggio però non gli permette di farlo a pieno.

Cosa c’entra il tatuaggio??? Lo scoprirete solo leggendo il romanzo

“Sono un peccatore, un essere che genera caos” 

Laure, detta “la rossa” è di origini francesi e si trova a Boston per uno strano scherzo del destino, perché in questa città è ambientato il suo libro preferito. E’ l’esatto opposto di Jeremy: una ragazza equilibrata che riesce a trovare una soluzione a tutto quel che accade. Lavora nel pub chiamato Dante e nel tempo libero insegna francese al figlio del proprietario del pub.

La storia d’amore tra Jeremy e Laure inizia piano piano, con lei che cerca di capire di più di lui, ma sempre nel pieno rispetto della sua “privacy”; mi è molto piaciuto questo atteggiamento di Laure nei confronti di Jeremy, ossia di esser presente ma non invadente. 

Questo romanzo mi è molto piaciuto perché non è la solita storia d’amore, l’autrice è stata bravissima a far conoscere Jeremy pian piano, pagina dopo pagina.

Il punto di vista alternato dei personaggi li fa apprezzare ancora più.

I fatti narrati si susseguono velocemente e allo stesso tempo le vicende sono molto dettagliate, vedi il piccolo incidente di Laure; ho molto apprezzato le descrizioni dei parchi e delle vie di Boston, quasi sempre innevate, ma soprattutto mi ha colpito il particolare del Bonsai all’interno del pub… un piccolo dettaglio che fa la differenza, capirete il perché solo leggendo il romanzo.

A CURA DI

VOTO