REVIEW PARTY: "L'OMBRA DEL PECCATO" di Elettra C.

Anna Rita partecipa al  Review Party del romanzo di Elettra C. L'ombra del peccato edito Literary Romance.


Mississippi 1860. Le mura del convento in cui è cresciuta sono ormai alle spalle di Cora, istitutrice pronta a scoprire il sapore della libertà proprio quando i cannoni iniziano a sparare i primi colpi della sanguinosa Guerra di Secessione. Ma la libertà ha un prezzo e per Cora quel prezzo porta il nome di Michael Robinson, giovane rampollo dedito ai piaceri della carne e al torpore dell’alcol. Un perverso scherzo del destino mette entrambi sulla stessa strada, ma è un incontro che segna per sempre le loro anime, ora unite nella lotta contro l’orribile piaga della schiavitù, ora nemiche in una sensuale lotta contro i reciproci desideri. Nel profondo sud degli Stati Uniti macchiato di sangue, Cora e Michael non sono che due vite segnate da segreti, abbandoni, violenze e un forte bisogno di amare: come il bene e il male, la virtù e il peccato, distanti eppure inesorabilmente vicini. Elettra C., l’autrice, ci accompagna in quello spaccato di storia americana reso tanto celebre da Margaret Mitchell, e lo fa attraverso un romance di notevole impatto emotivo che sa commuovere e scuotere il lettore.

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“Ci apparteniamo come il giorno e la notte, come l’acqua e il fuoco… amore mio” 

Inizio la recensione dicendovi che questo romanzo è alquanto “crudo” in alcuni punti.

L’autrice infatti ha trattato due temi attualissimi all’epoca del romanzo stesso e attuali anche adesso, purtroppo.

I due temi sono: lo schiavismo e la violenza sulle donne. La storia d’amore che inizialmente credevo di poter legger, è in realtà in secondo piano.

I protagonisti di questo romanzo sono Cora, una giovane istitutrice cresciuta in convento, e Micheal Robinson, giovane proprietario terriero a cui non manca nulla in apparenza.

Cora non vede l’ora di uscire e di iniziare a vivere la sua vita; sogna una “famiglia”, quello che le è sempre mancato e l’amore vero. Non immagina però che la vita non è tutta rosa e fiori come crede.

Il romanzo, narrato in terza persona, ha una trama molto articolata e in alcuni tratti appare un po’ pesante, a mio avviso, anche per via della lunghezza dei capitoli, nonostante questo è molto avvincente.

Nel corso del romanzo ci sono diversi colpi di scena, primo fra tutti il matrimonio tra Cora e Micheal, ma non è l’unico. Infatti dal nulla salteranno fuori la madre e il fratello di Cora e Micheal scoprirà delle verità che ha sempre ignorato riguardo al suo passato.

L’autrice è stata molto brava, a mio avviso, a giocare con lo stato interiore di Micheal, appare infatti sempre “inquieto”, “tormentato” fino a che non accade un fatto (che non dico) e che farà capire veramente chi è Micheal.

A CURA DI

VOTO