INTERVISTA AUTORE: "LORENZO BOSISIO"


Ospite della rubrica Intervista all'Autore è Lorenzo Bosisio che ci racconta un po' di sé.



1)Chi è Lorenzo Bosisio? Raccontaci qualcosa su di te
Mi chiamo Lorenzo Bosisio, sono nato a Milano e vivo a Nova Milanese, vicino a Monza. Sono felicemente sposato con Daniela e ho due figli, Giulia e Andrea.
Sono un ingegnere delle telecomunicazioni e lavoro in una società di consulenza informatica, ma coltivo il sogno di diventare uno scrittore di professione. Adoro leggere, mi piace giocare a videogiochi, giochi di società e giochi di ruolo, sono appassionato di arti marziali e nutro un amore viscerale per la lingua italiana.

2)Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
Da bambino non leggevo molto, preferivo la televisione. Durante le scuole medie avevo avuto un rendimento molto alto in tutte le materie e arrivato al liceo ero convinto che sarebbe stato lo stesso. In italiano però incontrai un professore, un anziano sacerdote con una cultura umanistica incredibile, che mi diede un paio di brutti voti consecutivi nel tema. In tutte le altre materie continuavo a eccellere e quelle valutazioni negative mi fecero riflettere.

Così un giorno quel professore mi prese da parte e mi chiese se volevo imparare a scrivere. Io chiaramente risposi di sì, per me era uno smacco avere una materia insufficiente. Lui mi spiegò che per imparare a scrivere bene dovevo prima leggere. Mi consigliò una serie di classi della letteratura italiana per cominciare. Una volta iniziato a leggere, mi appassionai così tanto che non smisi più. La passione per la scrittura l’ho sempre avuta, anche se ho dovuto superare i trent’anni per avere la voglia di mettermi in gioco con il pubblico e provare a scrivere un romanzo.

3)Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Purtroppo scrivere non è ancora il mio mestiere principale, così posso dedicarci solo una o due ore al giorno, spesso in modo frammentario.

4)Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
Raramente ho l’opportunità di scrivere in un ambiente tranquillo, perché casa mia è una mezza baraonda. Di solito scrivo sul divano, la sera, mentre con la famiglia guardiamo qualcosa in TV.

5)I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Non associo musiche particolari alle mie storie, anche se in alcuni dei romanzi ci sono momenti in cui la musica è parte del racconto.

6)Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Difficile dare una risposta univoca. Sono eclettico come lettore e ho alcuni titoli preferiti in ogni genere. Prediligo il fantasy, ma in quell’ambito faccio ancora più fatica a scegliere un solo libro.

L’autore che ammiro di più, nel fantasy, è Neil Gaiman. Ritengo sia un vero giocoliere delle parole e un creativo geniale.

7)Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Ogni volta che rileggo un mio libro dopo qualche tempo che l’ho scritto sono molto critico con lo stile. Cambierei parole, riscriverei alcune parti. Alla fine, però, penso che ogni storia ha anche un suo stile peculiare, legato al periodo in cui l’ho scritta, quindi penso sia giusto lasciarla così com’è.

8)Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Non volontariamente. Non mi piace fare descrizioni fisiche troppo dettagliate dei personaggi, preferisco lasciare all’immaginazione del lettore. Per quanto riguarda il carattere, invece, so che ogni mio personaggio rappresenta una parte di me, grande o piccola che sia.

9)Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Potrei scrivere un trattato sulle cose importanti da tenere in considerazione quando si pubblica il primo libro, ma voglio citarne due.

La prima è di sottoporre il proprio manoscritto a un editing professionale. Uno scrittore non è in grado di fare editing efficace al proprio testo e l’amico che è laureato il lettere non è detto che sia adatto. Serve un professionista.

La seconda è di avere molta pazienza e non lasciarsi scoraggiare. Il mondo dell’editoria ha tempi lunghi e alla prima esperienza è facile prendere molte porte in faccia.

10)È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
“Guerra degli Incubi” è un viaggio in un mondo fantastico. Se un lettore avesse voglia di vivere un’avventura incredibile e combattere contro un male atavico, adorerebbe questo romanzo.

“Oltrebosco” è un romanzo di formazione. Ti mette di fronte ai lati brutti del carattere di ciascuno di noi, ma ti da anche un potente messaggio di speranza. Consiglio questo libro a chi ha bisogno di ottimismo.