INTERVISTA ALL'EDITORE: MARKO D'ABBRUZZI E CLAUDIA CINTIO


Oggi ospitiamo gli editori di IDEA - Immagina di Essere Altro che si raccontano ai lettori attraverso la nostra intervista. Diamo il benvenuto sul blog Gli Occhi del Lupo a Marko D'Abbruzzi e Claudia Cintio.


1) Chi è Immagina Di Essere Altro? Raccontaci un po’ di te e come è nata la tua casa editrice.
IDEA, acronimo di Immagina Di Essere Altro, nasce come idea, scusate il gioco di parole, nel 2014 da l'incontro fra Marko D'Abbruzzi e Claudia Cintio. Dopo aver rifiutato diversi contratti editoriali che prevedevano o il pagamento o un crowfundig dell'opera, Marko e Claudia decidono di aprire una propria casa editrice, free, no EAP, che fosse un punto fermo per gli emergenti. Studiarono per due anni tutto il mondo burocratico e logistico del settore e nel marzo del 2016 aprirono la casa editrice.

2) Come è nata la tua passione per la lettura? Ricordi il primo libro che hai letto da bambino?
(Marko) Da ragazzino ho subito atti di bullismo per anni, e questo ovviamente mi aveva spinto a non uscire molto di casa, di conseguenza passavo tanto tempo a leggere: fumetti, manga, libri; una volta ho letto l'intera enciclopedia. Il primo libro che ho letto per il puro piacere di farlo fu La foresta degli Dèi di Stanis Mulas, un fantasy ambientato nella Sardegna del Neolitico.

(Claudia) Da piccola ero pigra, non leggevo, ma mia madre – GRANDE lettrice fantasy – non ha mai gettato la spugna, era arrivata a leggermi i libri. Il problema è che mi leggeva i suoi, e mi appassionavano, solo che lei si addormentava. Allora inizia da sola. Il primo libro letto a 8 anni fu La Spada di Shannara di Terry Brooks.

3) Che percorso formativo si segue per diventare un editore o un collaboratore di una CE?
Corso di laurea in Scienze dell'Informazione, della comunicazione e dell'editoria. Corso di laurea in Specialistica in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Per collaborare con una CE occorre comprendere che tipo di percorso e di figura si voglia ricoprire: editor, correttore di bozze, grafico etc, e seguire degli studi appositi.

4) Che figure professionali ci sono nella vostra CE? Ti va di presentarceli?
Un editor, Claudia Cintio, laureata in lettere e filosofia con una specializzazione in copywriting. Un correttore di bozze ed editor, Kevin Every, una social media e giornalista, Sara Colangeli, i valutatori, a loro volta correttori di bozze ed editor di cui non facciamo i nomi per via del ruolo che ricoprono come valutatori, un art director, Suwan Cancedda, due illustratori, Daniele Di Parma e Alessandro Grillea e un grafic designer, J.P.Khalee.

5) Ci racconti una giornata tipo di un editore?
Caffè, la cosa principale. Poi si controllano le mail, i profili social, si pianificano gli eventi dei mesi a venire, si contatta il tipografo, il commercialista, il grafico, l'illustratore, si lavora sui testi in uscita, si preparano gli ordini del distributore e si spedisce tramite corriere; questa più o meno è una giornata tipo, poi ci sono giorni più intensi e giorni più rilassanti, dipende dal periodo, dall'approssimarsi di una fiera di settore o di una pubblicazione.

6) Cosa cerchi solitamente in un libro? (Emozione, divertimento, momento di riflessione, ecc…).
Novità e messaggio; un romanzo senza un messaggio è solo un libro, un susseguirsi di pagine e parole, anche perfetto, ma freddo. Noi cerchiamo romanzi che lascino spunti di riflessione, che offrano diversi punti di vista e, soprattutto, autori/trici in grado di sorprendere.

7) Come scegliete voi editori i titoli e gli autori da pubblicare?
Dopo aver letto le circa 400 sinossi che ci arrivano ogni anno, smistiamo quelle che reputiamo interessanti ai nostri valutatori, che leggeranno il romanzo e stileranno una scheda tecnica, che il romanzo passi la selezione o meno. Scegliamo in base alla qualità dell'opera – e per qualità non intendiamo la perfezione sintattico-grammaticale – ma la sua originalità, lo stile della narrazione, la ricerca apportata per scrivere la storia. Ricerchiamo l'impegno di lavorare al meglio sul proprio testo. Da noi autori/trici so-tutto-io durano poco.

8) Che rapporto ha un editore con i social network? Sono utili per voi ai fini promozionali in un’era ormai completamente digitalizzata?
Prima della pandemia utilizzavamo i social come mero strumento pubblicitario, poi abbiamo creato una community di lettori, i quali ci hanno sostenuti durante i mesi di lockdown e spronato a non mollare. Ad oggi usiamo i social non solo per fini promozionali, ma per creare legami non finalizzati esclusivamente all'acquisto di un nostro prodotto, ma diventano amicizie che esplodono in abbracci e sorrisi quando ci si incontra dal vivo. Essere presenti sui social esclusivamente per vendere è un concetto freddo e non ci interessa.

9) Fiere, presentazioni dal vivo ed eventi legati alla pubblicazione di un libro. La vostra CE partecipa e organizza questi momenti?
Sì, partecipiamo alle fiere di settore. Abbiamo iniziato con le fiere del comics per poi approdare al Salone Internazionale del libro di Torino. Partecipiamo a rassegne letterarie ed eventi simili. Presentazioni dal vivo poche, specialmente in questo periodo pandemico, ma prima abbiamo presentato diversi romanzi in librerie come Mondadori e simili. Non organizziamo direttamente noi perché il costo è notevole, ma prima o poi...

10) Cartaceo o ebook? Cosa preferisci da lettore?
(Marko) Cartaceo. Devo sentire il “peso” delle pagine, il frusciare, l'odore, sentire fra le dita la carta.

(Claudia) Assolutamente cartaceo tutta la vita! Con l'ebook mi distraggo, perdo il punto, devo leggere il periodo quindici volte, perché l'occhio si rapporta in maniera diversa al digitale, e dovendo stare attenta tutto il giorno lavorando sui testi al pc, la sera mi voglio rilassare. E poi diciamolo: ma quanto sono più belle le edizioni cartacee?!

11) Casa editrice No Eap o Eap? Voi da che parte state?
No EAP. L'editoria a pagamento è il male. Pagare per pubblicare è svendere il proprio sogno. Inoltre le EAP intasano il mercato di prodotti scadenti, perché una CE seria, NO EAP, investe su un romanzo, quindi si impegna per rientrare delle spese. Una EAP non deve farlo, perché la spesa è a carico dell'autore/trice, quindi ha già guadagnato, avanti un altro. Le EAP manipolano un emergente dicendo “ti diamo il codice ISBN, il tuo libro andrà nelle biblioteche nazionali e negli store online etc”... questo è d'obbligo per ogni CE, non è un regalo che le EAP offrono. Ciò che ci sorprende è che, nel 2022, ci siano molti emergenti che ancora cadono in questi tranelli: avete un cellulare, fate qualche ricerca e non svendete il vostro lavoro. E se diverse CE no EAP vi hanno rifiutato, chiedetevi perché, ascoltate i loro consigli, miglioratevi e riprovate o affidatevi a un professionista.

12) Un consiglio agli autori che, dopo questa intervista, potrebbero mandare in tilt la vostra casella email.
Quando volete inviare il vostro romanzo a una CE, guardate il loro catalogo, vedete se il vostro prodotto rientra nelle loro collane e, soprattutto, LEGGETE la sezione apposita: inviare mail chiedendo “ma le selezioni sono aperte?” significa che non avete letto la sezione. Chiedere “cosa devo inviare?” significa che non avete letto la sezione. Come può, un editore, prendervi sul serio se in primis non leggete?