RECENSIONE: "BORGO DESTINO" di Rachele Crema

Anna Rita ha letto per il blog il romanzo di Rachele Crema Borgo Destino edito More Stories.



Filippo vive da anni in un borgo ormai disabitato sull’appennino emiliano, isolato dal resto del mondo e in equilibrio perfetto con la natura. La felicità, quella vera, l’ha provata e sa di non poterla avere più indietro… Inutile tentare, inutile rimettersi in gioco, tutto ciò di cui ha bisogno sono i suoi boschi, il suo cane, Vivere alla giornata. Sopravvivere, giorno dopo giorno. Per questo non è affatto contento che la sua routine venga interrotta da Bianca, giovane architetto di Modena che, con tutta la sua innocenza e fragilità, gli propone di acquistare il suo borgo per trasformarlo in un grande albergo. Ma anche Bianca ha bisogno di un riscatto. Quel lavoro lo deve portare a termine se non vuole essere licenziata, e magari avere quell’avanzamento di carriera che nel suo ufficio, misogino e maschilista, sembra essere riservato solo ai colleghi uomini. È stanca di una vita di fotocopie e caffè, e quella del borgo è la sua grande occasione… Una sfida che però sembra già persa in partenza quando si trova davanti il rifiuto categorico di Filippo. Ma a quel punto dovrà anche chiedersi quali siano le battaglie per cui valga davvero la pena lottare. E forse la più importante di tutte è quella più inaspettata, quella che il destino ha scelto per il suo cuore.

ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio


Il borgo di Pievepelago fa da sfondo alle vicende di Filippo e Bianca. 

I due non hanno assolutamente nulla in comune: Filippo è un tipo schivo e riservato e si è ritirato al Borgo da sette anni. L’unico a fargli compagnia è Tobia, il suo cane. 

Filippo vive una vita da “eremita”, evita il contatto con gli altri perché si sa, in posti piccoli, tutti sanno tutto degli altri e lui non ce la fa più ad esser giudicato. 

Al borgo l’unico che gli fa visita una volta al mese è Giovanni, con la scusa dei tartufi. 

Bianca invece è un architetto e fa di tutto per emergere nel suo lavoro anche se viene ostacolata dai suoi colleghi in quando donna. Proprio perché donna, le viene offerto di proporre una cifra esorbitante a Filippo in cambio del suo “rifugio”. Un importante cliente dello studio vuole realizzare proprio al Borgo un hotel cinque stelle. 

Inutile dire che Bianca accetta subito il lavoro che le sembra un gioco da ragazzi, ma questo perché non conosce Filippo. 

 Tra i due non c’è alcuna sintonia e in più di qualche occasione Bianca viene cacciata via da Filippo. Pian piano però, anche grazie all’aiuto degli abitanti del borgo, in particolare di Giovanni, Bianca riesce a farsi accettare da lui o quasi. 

Non continuo a raccontare le vicende perché vi rovinerei la lettura, sappiate che ad un certo punto però le vicende prendono una piega inaspettata e solo lì viene fuori il vero Filippo, un uomo forte solo in apparenza. 

“Sapeva di dover esser forte ancora per proteggere qualcuno che ancora c’era e aveva bisogno di lui. Filippo invece si sente di non dover esser più forte per nessuno. Non ha più senso per lui vivere”. 

E’ stata una lettura veramente piacevole; il romanzo è narrato in terza persona, i fatti si susseguono velocemente e i luoghi sono stati descritti in modo minuzioso. 

La protagonista femminile mi ha subito suscitato simpatia e vedere il suo “riscatto finale” è stato proprio il top, mi complimento con l’autrice per il finale, assolutamente non scontato!!!

“Io non sono più disposta a stare seduta a guardare il film della mia vita, voglio esserne la regista, decidere cosa mi va bene e cosa no, rischiare, provando nuove strade senza ricatti da parte di nessuno.”

Consiglio la lettura a tutte le amanti del genere e spero vivamente venga colto il messaggio che trasmette, per scoprire di cosa parlo, leggete il romanzo. 

A CURA

VOTO