RECENSIONE: "L'ITALIANA CHE SALVO' IL MONDO" di Emanuela Molaschi



Arya ha letto per il blog il romanzo di Emanuela Molaschi L'italiana che salvò il mondo. Vediamo cosa ne pensa.




Dopo 10 anni, una giovane italiana è nuovamente ospitata da ricchi irlandesi. Fra invidie e vecchi rancori, la ragazza scoprirà un piano pericoloso per tutta l'umanità. Questa è un'opera di fantasia nata durante il 2020, è liberamente ispirata a Nel Bianco di Ken Follett. Potreste vederla come una fan ficton partorita in un momento difficile come quello che si viveva in quell'anno. La fantascienza consiste nell'immaginare cosa sarebbe successo se un virus letale capace di creare una pandemia, non fosse mai stato liberato. L'idea nasce da qui. Rivedere durante il lock down la miniserie NEL BIANCO , mi ha dato una mano. Per quel che concerne la malattia citata è reale e ciò che si può fare nonostante essa lo è altrettanto. Questa malattia è ciò che affligge me. L'ho inserita nella storia perché se ne parla troppo poco, non si è ancora in grado di riconoscerla facilmente e di dare efficaci cure per rendere tutto più vivibile. Spero di poter sensibilizzare i malati in modo che non si nascondano più. Non è vero che chi ha la fibromialgia poi torna SEMPRE al suo peso. C'è chi non torna più indietro nonostante l'impegno. Chi ha questa versione della malattia, ho notato, tende a nasconderla più degli altri con la stessa sindrome. Anche per quel che riguarda la strana forma di fotofobia che ho vale la stessa cosa. Spero che presto ci sia un mondo libero da FIBROMIALGIA E FOTOFOBIA.

ringraziamo l'autrice per la copia digitale omaggio


Questa è la storia di Lea, giovane affetta da fibromialgia e fotofobia.

Ma cos'è la fibromialgia?

La fibromialgia è una patologia caratterizzata da dolori muscolari diffusi associati ad affaticamento, rigidità, problemi di insonnia, di memoria e alterazioni dell'umore. Non esiste una vera cura per questo problema ma i farmaci e un approccio mirato al rilassamento e alla riduzione dello stress sembra possono aiutare ad alleviare i sintomi. Colpisce più spesso le donne in età adulta. Il disturbo può comparire in modo graduale e aggravarsi con il passare del tempo, oppure può comparire dopo un evento scatenante come un trauma fisico, un'infezione o uno stress psicologico.

Lea è su un volo che dall'Italia la porta in Irlanda, dove potrebbe ricevere delle cure; lì scopre un piano pericoloso che coinvolge proprio ciò che serve a lei per la sua patologia. Dopo esattamente dieci anni ritrova Kit, per cui prova una sorte di amore-odio.

Farà i conti con questi suoi sentimenti e avrà un ruolo importante nel salvare il mondo ma soprattutto il suo Kit.

Una storia che racconta dei rapporti famigliari, dove non c'è ascolto, ognuno pensa ai propri interessi a discapito degli altri e ci si dimentica che la vita è una e non va sprecata per compiacere i propri bisogni materiali.

Cinquanta pagine che si leggono velocemente, complice la scrittura diretta dell'autrice; diversi refusi che andrebbero corretti per dare maggiore scorrevolezza.

Una lettura consigliata soprattutto a chi ama Ken Follet in quanto ispirata dal romanzo Nel bianco (che, ahimè, non conosco).

A CURA DI
VOTO