RECENSIONE: " LA BELLA VASILISA: BABA YAGA E LA BAMBOLA BENEDETTA " di Antonella Vigliarolo

 


Dottoressa Biotech ha letto e recensito per noi la bella vasilisa: baba yaga e la bambola benedetta di Antonella Vigliarolo edito dalla Dark Abyss edizioni


Vasilisa è una fanciulla dal cuore buono e dall’animo coraggioso, conduce una vita serena e operosa insieme ai suoi amati genitori, nella loro fattoria. Finché un giorno una misteriosa malattia colpisce sua madre. Prima di morire, la donna le affida un cimelio di famiglia segreto e potente: una bambola benedetta. Proteggerà Vasilisa e la soccorrerà nei momenti disperati, ma non potrà sottrarre la ragazza alle prove che il destino ha in serbo per lei, tra cui un incontro con la terribile Baba Yaga, strega potente e vendicativa che vive nel cuore della foresta. Ma Vasilisa saprà vincere le avversità, grazie alla benedizione della bambola ma anche perché lei ha la tenacia delle stelle: sa brillare più forte per resistere agli attacchi del buio.
                                     
SI RINGRAZIA LA CASA EDITRICE PER LA COPIA DIGITALE IN OMAGGIO

Vasilisa è una bambina che conduce una vita felice nella fattoria insieme ai suoi genitori. La sua felicità sembra però vacillare quando sua madre si ammala, e dopo poco tempo muore. Questo evento tragico lascia un segno profondo nella piccola Vasilisa, che soffre tantissimo per l’assenza della madre. Ma sua madre non se n’è andata lasciandola a mani vuote: prima di morire le ha regalato una bambola “benedetta”, che le fu data da sua madre che a sua volta la ereditò dalla nonna, che sembra avere il potere di proteggere chi la accudisce. E la bambola le sarà di immenso aiuto quando, a causa di una piega inaspettata presa dalla sua vita, Vasilisa si ritroverà a dover affrontare la terribile strega che vive nel bosco, Baba Yaga.

“La bella Vasilisa: Baba Yaga e la bambola Benedetta” è un racconto a metà tra l’horror e il fantasy. È una sorta di favola oscura, che, per certi aspetti, si ispira ad una famosissima opera dei fratelli Grimm, “Cenerentola”, sembrando, a tratti, un vero e proprio retelling, solo in chiave dark.

Quando si sente parlare di bambole in libri o film automaticamente si pensa ad oggetti maledetti: in questo caso la bambola è “benedetta”, è un oggetto che, se trattato bene, e nutrito al momento giusto, aiuta colei che la custodisce.

La storia cattura fin dalle prime pagine, e la lettura, nonostante sia divisa in capitoli, sembra essere una narrazione continua, senza pause, come una lunga favola della buonanotte.

Pur essendo chiaramente ispirata all’opera dei fratelli Grimm, la storia è originale, con risvolti completamente diversi, la stessa strega nel bosco è descritta alla perfezione, così come la sua casa e tutti gli oggetti che vi “gravitano” intorno.

Anche lo stile di scrittura ricorda quello delle fiabe per bambini, dai toni soft e dalla narrazione semplice e scorrevole.

Una lettura breve, da fare in un paio d’ore, che al suo interno nasconde una morale profonda.

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