RECENSIONE: "IL CHIOSTRO DEI DANNATI" di Francesco Merli

 

La Dottoressa Biotech ha letto Il chiostro dei dannati di Francesco Merli edito da Saga Edizioni, vediamo cosa ne pensa


Nel bosco oscuro non c’è solo una casupola. I sorrisi nascondono demoni. Le favole si colorano di sangue. E l’orrore ha occhi di brace e vi fissa, eruttando streghe come lapilli infiammati, nella cui oscurità vi accolgono mostri dai ghigni agghiaccianti. Sarete in grado di alzare il velo che vi separa dall’orrore? Sarete capaci di sostenere il loro sguardo? Sedici racconti vi attendono. E non vi lasceranno scampo.

si ringrazia la casa editrice per la copia digitale in omaggio

In questi dodici racconti l’autore ci mostra il lato oscuro di ciò che ci circonda. Ciò che vediamo con i nostri occhi è la realtà oppure è ciò che crediamo di vedere, ma che in realtà nasconde tutt’altro?

L’autore ci mostra quanto è labile il confine tra realtà e immaginazione, quanto è difficile distinguerle, ma soprattutto cosa accade quando quel confine viene oltrepassato.

Vedremo che una gita nel bosco a volte può essere molto pericolosa.

Che non bisognerebbe mai accettare un passaggio da uno sconosciuto.

Ci chiederemo se conosciamo davvero nostra moglie.

Chi è la Signora Perchta, che arriva sempre di notte?

Può una preda diventare cacciatore, e viceversa?

Cosa potrebbe accadere durante una consegna notturna?

Cosa accadrebbe se il nostro alter ego prendesse il sopravvento sul nostro Io “reale”?

Esistono davvero le streghe?

Quanto è sicuro sperimentare una nuova strada ignota invece di viaggiare su quella strada conosciuta che abbiamo sempre percorso?

Vi isolereste mai con un uomo che non conoscete?

Esistono davvero i vampiri?

Dove si nasconde l’uomo nero?

E se le mantidi religiose si mascherassero da persone?

Chi sono Las Curanderas? Streghe? Sciamani? Ma soprattutto, cosa fanno?

Gli antichi monasteri sono luoghi di culto, ma siamo davvero sicuri che le energie che vi albergano abbiano buone intenzioni?

“Il chiostro dei dannati” è una raccolta di sedici racconti dai toni misteriosi e lugubri. Situazioni di vita quotidiana gettate nell’oscurità dell’abisso. L’ultimo racconto è quello che dà il titolo all’intera raccolta e uno dei più belli.

Lo stile di scrittura risulta molto scorrevole, e l’impostazione delle storie riesce a stuzzucare fino in fondo la curiosità del lettore. Alcuni racconti hanno un epilogo originale e inaspettato, e questo aspetto mi ha fatto apprezzare ancora di più questo libro.

Una raccolta godibilissima, che si divora in un solo boccone!

A CURA
VOTO