REVIEW TOUR: "UNA LUNGA NOTTE" di Manuel Sgarella e Ugo Marelli


La Dott.ssa Biotech ha letto per il blog il romanzo di Manuel Sgarella e Ugo Marelli Una lunga notte edito Ode Edizioni.

Alessandro, Antonio, Anna, Patrizia, Giovanni e Samantha: un gruppo di amici, di adolescenti alle prese con la vita. Le loro esistenze scorrono come tante altre fino a che un film horror suggerisce un modo diverso e insolito per trascorrere un pomeriggio insieme. Seduti attorno a un tavolo con una tavoletta ouija improvvisata, i ragazzi ridono e scherzano. Nessuno crede davvero che quel bicchiere possa muoversi da solo eppure…. Da quel momento, il gruppo di amici viene catapultato in un incubo fatto di morte e paura. Un antico demone e un’antica profezia. La cometa di Hale-Bopp solca il cielo in quel 1997. E per i ragazzi si prepara una lunga notte.


ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio


Anna, Alessandro, Giovani, Patrizia e Samantha sono cinque amici che si ritrovano un pomeriggio di fronte una tavola ouija, proprio dopo aver visto un film dell’orrore. Incuriositi dall’argomento della vita dopo la morte, soprattutto dopo quella di Antonio, per gli amici Tony, il ragazzo di Samantha nonché il migliore amico di Alessandro, decidono di sfidare la sorte per scoprire se c’è davvero qualcosa nell’aldilà, e se realmente esiste questo posto. Ma ben presto si rendono conto che non bisogna mai disturbare le forze oscure, e soprattutto non bisogna scherzare con ciò che non si conosce. I cinque amici, infatti, con la loro seduta spiritica finiscono per risvegliare un demone molto antico, capace di ingannare la mente di chiunque. Per rimediare all’errore commesso decidono di fare un’ultima seduta in un luogo molto particolare per rimandare il demone da dove è venuto, e senza accorgersene per il loro piano scelgono proprio la notte in cui nel cielo arriva la cometa di Hale-Bopp. E si sa, quando c’è una cometa, accadono cose strane.

Una lunga notte è un romanzo horror con tratti paranormal, scritto in un modo così diretto e continuo che è praticamente impossibile staccarsi dalla lettura già dalle prime pagine: l’ho letteralmente divorato tutto d’un fiato in meno di tre ore!

L’intera narrazione è strutturata a capitoli alterni, e si colloca su due linee temporali diverse: nel passato quando tutto è iniziato, e nel presente mentre i nostri protagonisti si recano al luogo prescelto per mettere la parola fine a tutto. Man mano che si procede all’interno della storia vengono delineati sempre meglio i nostri protagonisti, si scoprono piccole cose, i loro segreti, le loro paure, e qual è il motivo reale che li ha spinti a volersi mettere in contatto con la dimensione dei fantasmi. Si, perché ognuno di loro in qualche modo vuole avere delle risposte, e pur di averle è disposto a “sacrificare” gli altri.

Il tema centrale non è, come si potrebbe facilmente pensare, la tavola Ouija, ma è quello della morte, della sua accettazione e dell’elaborazione del lutto. Chi, dopo aver perso una persona cara, non vorrebbe un altro minuto ancora in sua compagnia, per avere la possibilità di poter dire le cose non dette? Quasi sempre le persone vengono strappate alla vita in modo imprevedibile e improvviso, lasciandoci un senso di irrisolto, ed è normale sognare di avere anche solo un istante in più, ma la cruda realtà è che questo non è possibile, quindi impariamo, nonostante tutto, ad andare avanti e ci abituiamo all’assenza, ma non è facile, perché i ricordi sono sempre lì, dietro l’angolo, e spesso basta un profumo o un’immagine a rievocarli, e di nuovo veniamo travolti da tutta la loro forza.

La storia è sviluppata egregiamente, riuscendo a condensare al suo interno tutti gli aspetti salienti di un horror paranormale. La narrazione è scorrevole, mai prolissa o dispersiva, sempre concentrata sui punti essenziali.

L’orrore di questa storia non è quello splatter che siamo abituati a vedere solitamente, ma è più subdolo, psicologico, è quel terrore che non si vede ma sappiamo che c’è, è il male che si insinua appena sotto pelle, è qualcosa che può ferirci, persino ucciderci, senza toccarci. È qualcosa che durante la lettura vi spingerà a guardarvi intorno, a cercare qualcosa, o “qualcuno”, fuori posto. Uno stile che mi ha ricordato un pò alcuni romanzi di King e della Jackson.

Decisamente un libro perfetto per il periodo di Halloween!

A CURA DI
VOTO