RECENSIONE: LA DIFFERENZA TRA ME E TE di Bernadette Mansueti

 

Annalisa ha letto La differenza tra me e te di Bernadette Mansueti, purtroppo la lettura non l'ha convinta molto. Vediamo insieme il motivo



A volte vogliamo dare un senso a qualcosa che non ne ha: l’amore. Nell’estate calda 2010 Matilde e Andrea s’incontrano per la prima volta in un bar sul lago Maggiore. Un’amica in comune, Stella, sarà il loro Cupido. Già dal primo sguardo scatta una strana scintilla. Andrea, il bello del paese corteggiato da molte donne. Matilde, la ragazza dai capelli corvini e dall’aria sbarazzina. Lui con mille paure, lei dall’animo fragile, ma entrambi spiriti liberi. Il loro primo anno insieme, simile a un gioco a nascondino: Andrea con i suoi sbalzi di umore e Matilde sempre pronta ad accoglierlo a braccia aperte. Momenti carichi di tensione, ma che si trasformano in un “magico Accordo” nel tempo. Le loro anime diventano una sola e il loro amore profondo cresce di giorno in giorno sempre di più. Visitano molti luoghi da soli e con amici, con cui condividono anche momenti di svago. Col trascorrere del tempo, però, Matilde si accorge che il desiderio di libertà di Andrea era troppo intenso per impegnarsi oltre il dovuto; così prende una decisione molto dolorosa: lasciare libero il suo più grande Amore.

ringraziamo l'autrice per la copia digitale in omaggio


Amiche lettrici, oggi vi parlerò di “La differenza tra me e te” di Bernadette Mansueti.

Andrea e Matilde si conoscono nel 2010, entrambi hanno dei figli, ma i loro matrimoni sono già finiti da un po'. Entrambi, da subito si attraggono, sia mentalmente che fisicamente, ma mentre Matilde cerca l'amore,  al contempo desidera mantenere la sua libertà, Andrea, è quello più insofferente, o meglio, non dice chiaramente cosa cerca.

Una relazione che lascia il segno, importante, che affronta molto alti e bassi, che si interrompe e ricomincia più forte di prima.

La narrazione è in terza persona, ma tutta la storia viene comunque raccontata dal punto di vista di Matilde. Avrei preferito una prima persona sinceramente, perché per me è più difficile entrare in sintonia con i protagonisti, se non viene fatta una narrazione molto minuziosa, cosa che in questa novella, non è stato possibile.

Pur essendo poche pagine, la scrittura risulta un po' lenta. Forse avrei preferito leggere una caratterizzazione dei protagonisti molto più approfondita, non sono molto ben riuscita ad inquadrarli.

Sicuramente Matilde ed Andrea avrebbero molto più potenziale, inseriti in una storia più complessa e più lunga, anche se sicuramente la loro storia è risultata molto reale e concreta.


A CURA


VOTO