RECENSIONE: "LE NOVELLE HORROR DELLA NONNA" di Francesca Tibo


La Dott.ssa Biotech ha letto per il blog il libro di Francesca Tibo Le novelle horror della nonna edito Saga Edizioni.


Nella superba foresta di Vallombrosa, una campagna selvaggia e misteriosa, che si estende in Toscana per centinaia e centinaia di chilometri quadrati ancora oggi quasi disabitati, c’è il monte Farneta. Lì, in una grande casa colonica, ogni domenica, nonna Regina ripopola i boschi e le strade casentinesi raccontando a figli, nuore e nipoti le vicende mozzafiato di personaggi fantastici. Principi e re, spade e armature, lupi mannari, fantasmi, vampiri, angeli e santi, streghe, zombie, diavolacci e buffi gatti stregati si muovono nella valle a colpi di maledizioni, sortilegi e tremende battaglie. Ogni tanto, lì arriva anche Belzebù. Per narrare di un mondo - esoterico, favolistico e religioso - di cui oramai si è perso il ricordo. Le Novelle Horror della Nonna assecondano l’immaginario dei grandi e dei piccini capaci di ammettere serenamente l’esistenza di un mondo misterioso, talvolta oscuro. Basta solo chiudere gli occhi e lasciarsi guidare.

ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio


Ci troviamo nel casentino, più precisamente a Farneta, un piccolo paesino vicino Poppi, sulle montagne toscane. Qui, nella sua grande casa, si trova nonna Regina, che è solita, durante le festività, raccontare ai suoi figli e nipoti storie fantastiche ambientate proprio nella foresta di Vallombrosa, una grande e misteriosa foresta per la maggior parte sconosciuta e disabitata. Ogni volta che tutta la famiglia si riunisce per qualche ricorrenza, ecco che tutti aspettano con ansia i racconti di nonna Regina. E così, la sera, davanti al camino, le sue storie prendono vita: sono storie di cavalieri, vampiri, fantasmi, streghe, lupi mannari, e chi più ne ha più ne metta!

Quando ho iniziato a leggere “Le novelle horror della nonna” mi aspettavo davvero delle storie dell’orrore, ma le trame sono più fantastiche che horror, con aspetti talvolta creepy, intrisi di humor nero, che alla fine nascondono un insegnamento.

La narrazione ha un ritmo lento, ogni storia si prende il suo tempo, riuscendo a fornire così un quadro completo della situazione.

Leggere questi racconti è stato un po' come essere catapultata nel passato, quando da mia nonna ci riunivamo tutti noi nipoti intorno al camino per ascoltare i racconti su fantasmi, janare e licantropi.

Non una lettura spaventosa, ma sicuramente adatta a passare qualche ora in un mondo fantastico, soprattutto nelle fredde sere d’inverno, magari davanti a un bel camino acceso.

A CURA DI 
VOTO