RECENSIONE: "LA LEGGENDA DI MEZZAFACCIA" di Cinzia Fabretti

Arya ci racconta le sue impressioni sul romanzo di Cinzia Fabretti La leggenda di Mezzafaccia edito Brè Edizioni.



La solitudine è la sua scelta, gli uomini con la loro ferocia le fanno orrore. Sfuggita alla distruzione del proprio villaggio, Mezzafaccia è diventata una creatura della foresta, muta e solitaria, che della umanità ha rinnegato tutto. Eppure, quando gli stessi predoni che sconvolsero la sua vita tornano a razziare le terre degli uomini-lupo, non riesce a rimanere estranea alla tragedia di un gruppo di bambini, e si adopera per nasconderli e custodirli. Riuscirà, lei libera e insofferente a ogni legame, a proteggere e rassicurare i piccoli? Per farsi capire si forzerà fino a ritrovare la parola, e a tornare un essere umano? Quale segreto nasconde il volto di Mezzafaccia? Un romanzo fantasy d’avventura e amore, un elogio verso chi è considerato diverso.



Ringraziamo l'autrice per la copia digitale omaggio



In un villaggio, di un'epoca antica quando era la Natura a prevalere sugli uomini, a una bambina che viveva insieme al padre e ai fratelli - dopo la morte della madre - viene tolto tutto.
Una tribù selvaggia, i Runrik, spietati uomini provenienti dalle grandi acque, le portano via tutto: famiglia, casa, l'intero villaggio e anche molto di più. 
Si ritroverà a vivere da sola nella foresta, a cacciare per sopravvivere, e a condurre un'esistenza isolata da tutto e da tutti, finché un giorno non si imbatte in un Cacciatore, Uluin.
Da quel momento le loro strade si incroceranno più di una volta e lei, senza più un nome, chiamata ora Mezzafaccia, si ritroverà catapultata in una realtà diversa dalla sua. 
Lei, taciturna e indipendente, avrà il compito di proteggere altre vite. Lei, che non voleva avere più contatti con altri esseri umani, si ritroverà a imparare di nuovo com'è vivere in una comunità.

Il romanzo di Cinzia Fabretti racconta la storia di una donna forte e coraggiosa che nonostante tutto ciò che ha subito in passato, cerca di andare avanti giorno dopo giorno. Indaga sui sentimenti e le emozioni di questa giovane ragazza cresciuta troppo in fretta in un mondo di soprusi e di nefandezze, purtroppo, ahinoi, non tanto dissimile da quello in cui ci troviamo a vivere nel presente. Per quanto ambientato in un'epoca passata, l'attualità e la contemporaneità degli argomenti che tratta, fa riflettere molto su come l'umanità, dopo millenni, sia ancora molta lontana dal concetto di "civiltà".

Tocca l'argomento della diversità e di come si viene subito etichettati per qualcosa come, in questo caso, una menomazione fisica. Ma non tutti, per fortuna, si fermano dinanzi a questo, scavano invece in profondità per conoscere la persona nella sua mente e nel suo animo.
È il caso di Uluin che cerca di conoscerla fino in fondo non fermandosi alle apparenze.

La scrittura fluida ma ricca dell'autrice permette al lettore di sentirsi accanto alla protagonista mentre si difende da un lupo o mentre cura feriti grazie alla sua conoscenza sulle erbe curative.

Una trama fitta che si snoda piano piano e conduce il lettore nel mondo di Mezzafaccia dove, nonostante esiste la legge del più forte, fa sperare in un bene che trionfa sempre sulle cattiverie e le ingiustizie. 

A CURA DI

VOTO