RECENSIONE: "IL PRINCIPE DEI SOGNI" di Luca Seta e Marco Limberti


La nostra Dott.ssa Biotech ci racconta le sue impressioni sul romanzo di Luca Seta e Marco Limberti Il principe dei sogni.




Siamo in Svizzera, alla periferia di Zurigo. In una vecchia discarica abbandonata viene ritrovata Bianca, un'adolescente che ha subìto violenze di ogni tipo e che ora giace in stato di coma irreversibile. Daniel ha capelli lunghi, barba e tatuaggi, all'apparenza sembra solo un motociclista trasandato, ma in realtà è molto di più. In seguito a un grave incidente avuto da piccolo, ha sviluppato un potere particolare: riesce a stabilire un contatto con le persone che si trovano nel Limbo, tra la vita e la morte – che lui chiama l'Altrove – a comunicare con loro attraverso l'inconscio e convincerli a tornare indietro. Daniel accetta di aiutare Bianca, e per farlo e poter tornare dovrà affrontare una vera e propria Odissea.



ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio


Ci troviamo nella periferia di Zurigo, in Svizzera. Un giorno, ina una discarica, viene ritrovata una ragazza priva di sensi: Bianca sembra aver subito una brutta aggressione, è molto malandata, piena di lividi ed escoriazioni, ed ora si trova in una stanza della clinica del dottor Werner, famoso per i suoi metodi di cura all’avanguardia, in coma da diversi mesi.

Daniel è il figlio del dottor Werner, un ragazzo apparentemente come tanti, che possiede un dono speciale. A seguito di un grave incidente avuto da piccolo, in cui morirono la madre e la sorella, Daniel ha sviluppato la capacità di entrare in contatto con le persone in coma: egli riesce ad entrare nel Limbo, una sorta di Altrove in cui i pazienti vagano durante il coma, e riesce a mettersi in contatto con loro per convincerli a risvegliarsi. Daniel decide di usare il suo dono per risvegliare Bianca, ma l’impresa si rivelerà tutt’altro che semplice…

“Il Coma è uno stato di sospensione
della coscienza,
una condizione che non è vita e non è morte,
ma che vita e morte riassume,
specchio di ciò che siamo
e che saremo…”

“Il principe dei sogni” è un thriller soprannaturale che farà nascere nel lettore tante domande: cosa succede davvero quando si è in coma? Le cose che vediamo sono elaborazioni della nostra mente? È davvero così facile e naturale riuscire sempre a svegliarsi? E come si percepiscono gli stimoli esterni e la presenza di chi è vicino in quei momenti?

Le figure chiave dell’intera storia sono quattro: Bianca, Daniel, il dottor Werner, e Pietro, il padre di Bianca.

Bianca, che durante il coma ha costruito un mondo perfetto all’interno della sua mente lasciando al di fuori di esso tutte le situazioni e le persone negative.

Il dottor Werner, che ha tanta fiducia nei suoi metodi e in Daniel, e che è davvero convinto di riuscire a far svegliare Bianca.

Daniel, un ragazzo dal passato traumatico, che dal giorno dell’incidente si sente in colpa per non essere riuscito a salvare almeno la sorellina, e per questo ha deciso che si impegnerà per salvare dal coma quante più persone possibili.

Pietro, il padre di Bianca, all’inizio un po' scettico riguardo i metodi del dottor Werner, ma che alla fine decide di fidarsi: tutto pur di riavere la sua bambina.

Quello del coma è un argomento che da sempre suscita curiosità, forse anche per tutte le testimonianze di persone che hanno vissuto questa condizione, che affermano di aver visto cose o persone durante il loro stato di incoscienza.

Durante il coma è come se una persona fosse sospesa tra la vita e la morte, come se si trovasse su un confine tra le due dimensioni, è un pò come dormire, ma ad uno stadio più profondo, è come se ci si distaccasse dal mondo reale, concreto. Ed è proprio questo che accade a Bianca: quando Daniel stabilisce un contatto con lei si ritrova nel mondo proiettato nella mente di Bianca, un mondo perfetto che però è ben consapevole non essere reale, tanto distante dal mondo vero, dalla sua vita reale: troppo bello per essere vero, appunto.

Questa lettura è stata un viaggio profondo, ricco di spunti di riflessione, e con un finale non proprio conclusivo, il che fa pensare ad un probabile seguito.

Sicuramente una lettura adatta a tutti.

A CURA DI
VOTO