RECENSIONE: "UN SOGNO (QUASI) REALE" di Simone Ceccarelli

 


La nostra Dott.ssa Biotech ha letto Un sogno (quasi) reale di Simone Ceccarelli edito Joker


Simone Ceccarelli ci conduce all’osservazione critica dell’esistenza attraverso un evento surreale, com’è nel suo stile: questa volta si tratta di un sogno complicato nel quale compaiono personaggi dalla forte connotazione autobiografica che interagiscono con il lettore interpellandone la coscienza e mettendo a nudo le comuni apprensioni, ma anche le fobie e gli istinti in una continua ricerca di senso. Non sfugge all’indagine dell’autore il rapporto con le cronache della complicata realtà dei nostri tempi, dove trova spazio anche la pandemia, esito ultimo di un progresso insensato e volgare, privo di cultura e volto solo al consumismo e all’acquisizione di potere, peraltro effimero. L’occasione di una nuova vita che si affaccia sul mondo spinge tuttavia Simone Ceccarelli a intravedere nella crisi l’opportunità e i segni di un possibile recupero dei valori che con acume definisce “restaurazione psichica”, una rinascita interiore che viene incoraggiata dalla soave musica che accompagna il risveglio.


SI RINGRAZIA L'AUTORE PER LA COPIA DIGITALE IN OMAGGIO




L’autore, attraverso questo breve racconto, ci trasporta in un sogno molto particolare attraverso il quale ci porta a riflettere su alcuni aspetti della nostra attuale vita. Tutto ha inizio da una riflessione sull’unico evento che nell’ultimo anno e mezzo ha decisamente rivoluzionato la nostra vita: la pandemia. In quello che l’autore ci mostra come un suo sogno vengono discussi alcuni dei temi più attuali, quali le paure dell’uomo, in particolare l’autore si sofferma molto sulla paura intrinseca della morte che, soprattutto in questo ultimo anno, a causa del covid, è diventata più reale, tangibile, ma ci parla anche del nostro modo di vivere, di affrontare la vita e la morte, e del modo in cui affrontiamo le situazioni in cui ci ritroviamo. E poi ci parla della paura, che altro non è che un istinto di conservazione, quell’istinto che ci protegge ma che ci rende anche più soli. 
Nonostante la lettura sia molto breve, i temi affrontati sono più attuali che mai e fanno riflettere su ciò che è diventata la nostra vita nell’ultimo periodo, e di come questo debba farci riflettere soprattutto su una cosa essenziale: prima del covid abbiamo dato importanza alle cose materiali, dimenticandoci di vivere la nostra vita per le cose che contano davvero, e ora che le cose che abbiamo sempre dato per scontato (gli abbracci, una serata con gli amici, lo stare in famiglia o anche solamente un sorriso) ci sono state tolte ne sentiamo la mancanza e forse riusciamo a capire solamente adesso il valore profondo che avevano.

Anche se a tratti ho trovato la narrazione lenta e poco scorrevole per i miei canoni, il messaggio che riesce a trasmettere arriva dritto al lettore, ed è un messaggio per nulla banale. Credo che sia una lettura ideale per tutti, date le tematiche trattate e la corrispondenza con il periodo storico che stiamo vivendo.

A CURA DI


VOTO