RECENSIONE: "TAFFO, IRONIA DELLA MORTE" di Riccardo Pirrone


La Dott.ssa Biotech ha letto il libro di Riccardo Pirrone Taffo, ironia della morte e ci racconta le sue impressioni.



“Nessuno vuole sentirsi ricordare che la propria morte o quella di un proprio caro può arrivare in qualsiasi momento, e infatti rassicuriamo tutti: Ci vediamo il più tardi possibile.” Diventata famosa per le sue campagne irriverenti, la Taffo Funeral Services è l’agenzia funebre che è riuscita a catturare grande attenzione sui social e persino a creare un’enorme community di fan, grazie a una strategia di comunicazione controcorrente basata sul black humor. Ma come si vende l’invendibile? Ridere della morte è davvero possibile? Riccardo Pirrone, social media strategist del brand, dimostra che non solo è possibile, ma che è anche necessario. In queste pagine racconta come è nato il successo di Taffo e come si combattono e sovvertono i tabù. Tramite copy persuasivi e scelte coraggiose, con un’ironia sempre pungente e a volte emozionale, Riccardo è riuscito a dissotterrare e portare alla fama nazionale una semplice agenzia funebre. Tra post inediti e altri più conosciuti, tra lezioni di real time marketing e il Gay Pride, tra la Hit dell’estate e i meme più divertenti: per la prima volta il brand più irriverente d’Italia viene raccontato nei minimi dettagli. Ma non è solo questo, è anche un libro per chiunque lavori o voglia avvicinarsi al mondo del digital marketing e risponde a chi si chiede: come si fanno dei post virali? Come si parla sui social?

Copia acquistata dal recensitrice


La morte, tappa obbligata della vita di tutti, è un qualcosa che ci fa sempre paura, forse proprio perché è circondata da un alone di mistero: nessuno può sapere, infatti, cosa accade realmente nel momento della morte e, soprattutto, cosa accade dopo.

Ma se noi comuni mortali temiamo la morte, figuratevi come devono sentirsi i discendenti delle famiglie che come attività hanno proprio quella del becchino. Se da un lato questo tipo di lavoro può spaventare a causa del contatto stretto con la morte, dall'altro forse riesce arrendere un pò più semplice guardare anche l'altro lato della medaglia, ossia il fatto che la morte è inevitabile e che prima o poi arriva per tutti, ma questo pensiero sicuramente non deve prevalere su quello di vivere e godersi appieno la propria vita.

Nonostante quello della morte sia un tema molto spaventoso dal quale ognuno di noi è solito girare alla larga, l'agenzia di pompe funebri Taffo è riuscita, con un pungente black humor, a rendere il concetto di morte più leggero, riuscendo a strappare qualche risata anche alle persone più negative. Perché diciamocelo chiaramente: se è vero che in vita siamo tutti diversi, occupiamo posizioni diverse e abbiamo canoni di vita diversi, nella morte siamo tutti sullo stesso piano, senza distinzione alcuna.

Taffo è diventata famosa proprio grazie ai post irriverenti che regolarmente pubblica su Facebook.

Quello che l'autore si propone di fare in questo breve libro è quello di spiegarci come è nata l'idea di ridere della morte anziché averne paura virgola e soprattutto come è stata sviluppata questa campagna pungente nel corso degli anni.

“La morte è una livella.”

(Totò)

Per Taffo ogni occasione è buona per ridere della morte: tutti i loro post sono, infatti, intrisi di un black humour pungente, che ha lo scopo di rendere più leggere le nostre paure provando a trovare un lato ironico anche nelle cose brutte.

Taffo si propone di fare ironia, praticamente, su tutto: nei loro post, infatti, possiamo leggere riferimenti a figure quali gli attivisti no-vax, i terrapiattisti, alcuni personaggi della politica e dello spettacolo, ma soprattutto possiamo leggere di campagne di sensibilizzazione che riguardano la donazione degli organi, piuttosto che il sostegno per le manifestazioni per la difesa dei diritti umani, la deforestazione, la violenza di genere, il fumo, la droga, l’aids, l’abbandono degli animali.

“Taffo. Ironia della morte” è stata una lettura molto interessante, soprattutto per l'approccio ironico che il nostro autore rende una cosa così naturale di fronte a qualcosa di spaventoso per tutti: la morte.

Un libro decisamente per tutti!

A CURA DI
VOTO