RECENSIONE: "HELL MASTER" di Josephine Kingstone


AnnaLuna ha letto per noi il romanzo di Josephine Kingstone Hell Master edito Ghostly Whisper.




Un legame che nasce, cresce e diventa indissolubile, tra paradiso e inferno. Bethany Lyons ancora non sa che il suo inferno personale è lui, “Hell Master”... e sta andando a prenderla
. La vita di Bethany Lyons sta per essere sconvolta per sempre. Ma lei ancora non lo sa. Nata e cresciuta in un ambiente privilegiato ma estremamente corrotto, è consapevole di ciò che la circonda. Ricchezza e pericolo. Fascino e perfidia. Questo ha imparato a conoscere fin da bambina, sentendosi però al sicuro, convinta della protezione che suo padre, Dan Lyons, le ha sempre garantito tramite il legame con uno dei suoi collaboratori più potenti e scaltri, soprannominato l’Affabulatore. La gabbia dorata di Bethany invece si infrange quando la ragazza viene prelevata di fronte a casa da un uomo mascherato che lei decide di chiamare “Hell Master”. Ma chi è davvero Hell Master? Perché ha scelto proprio lei? Per chi lavora? Per conto di chi l’ha sottratta dalla sua quotidiana esistenza? Mentre Bethany combatte per la propria salvezza, scopre nel suo carceriere risvolti inaspettati, diabolici ma seducenti. Spingendolo all’esasperazione lo costringe a svelarsi, a confrontarsi con la propria umanità, con il proprio dolore. E anche lui si rende conto di qualcosa che aveva preferito ignorare. Quella ragazza non si arrenderà, rifiutando con tutte le sue forze il ruolo di vittima che le è stato imposto. Da lui e dal mondo in cui è cresciuta. Proprio dal rifugio nel bosco in cui Hell Master l’ha confinata, avrà inizio la battaglia di Bethany. Per la verità. Ma oltre che per la verità comincerà a lottare anche per la sua esistenza, per la sua libertà di donna, di essere umano. E per un amore che sboccerà, al di là di ogni controllo, di ogni ragione. Bethany combatterà per conquistare il suo spazio nel mondo. Un mondo in cui tutte le certezze verranno ribaltate. Un mondo in cui nessuno è chi dice di essere. Passione... tradimento... ossessione... Quando i loro destini si incrociano Hell Master e Bethany scoprono lo splendore attraverso troppe tenebre. Perché tra paradiso e inferno solo l’amore può salvarli. “Lo amavo perché solo con lui mi ero sentita per la prima volta viva e completa. Lo amavo anche se lui amava un’altra. Lo amavo anche se in parte lo odiavo per questo, per avermi usata e tradita. E questa verità mi annientava e mi uccideva dentro. Ma non riuscivo a trovarne un’altra. Quindi mi dovevo accontentare dell’unica che avevo a disposizione e continuare a odiarlo un po’ e nello stesso tempo ad amarlo troppo, nonostante tutto.” “Io ero Bethany Lyons. Lui Hell Master. Non siamo eterni. Forse non sopravvivremo a tutto questo, oltre queste pagine. Ma l’amore sì. L’amore ci sopravvivrà. Oltre la guerra, oltre la distruzione, oltre l’odio. Oltre il dolore che poteva dividerci e annientarci. Oltre la vita. Oltre la morte. Noi ci saremo per combattere ancora. Un giorno qualcuno mi ha detto che ci aggrappiamo all’amore per aggrapparci alla vita. Per non cedere, per non soccombere. Io ho imparato ad aggrapparmi all’amore, a prescindere da tutto e da tutti. Anche da me stessa. Ma solo attraverso l’amore ho imparato ad aggrapparmi alla vita. Perché io ero Bethany Lyons. E oltre l’amore ho trovato la vita.” ATTENZIONE: Per l’argomento trattato e alcune scene presenti nel testo, si consiglia la lettura a un pubblico adulto.

SI RINGRAZIA LA CASA EDITRICE PER LA COPIA DIGITALE IN OMAGGIO

“La Verità. La verità su Joshua Andersen. Ora la conoscevo. Su una cosa aveva avuto perfettamente ragione. E anche io. Eravamo all'inferno, io e lui. Due inferni diversi ma complementari. Due inferni paralleli, forse. E due inferni messi insieme non avrebbero mai potuto trasformarsi in un paradiso.”


Il titolo del libro è “ad effetto” particolare, incuriosisce e lascia presagire molti sottintesi. 
E’ stato proprio questo ad attrarmi inizialmente; dalla trama avevo capito si sviluppasse la classica Sindrome di Stoccolma, invece in questa storia troverete molto di più. 
Il genere è Romance dalle diverse sfumature, comincia un po’ Dark, note di Mafia, tinte di Suspense, fino a diventare addirittura Thriller, tanto è la carica elettrica verso il finale. 

Devo essere sincera, fino al 50% la storia procede abbastanza a rilento, l’unico avvenimento è il rapimento di Bethany, poi a causa della prigionia resta tutto molto statico. 

In realtà l’autrice lancia le basi per diversi nodi e misteri che verranno sciolti solo nel finale del racconto. L’impressione di lentezza che ho avuto riguardo la prima parte è dovuta anche alla forte componente narrativa e descrittiva utilizzata.

I dialoghi sono pochi e privi di carattere, invece viene dato ampio spazio alle descrizioni dei personaggi, degli ambienti e alla narrazione in sé.

La componente introspettiva è dominante. Ho amato l’idea delle pagine di diario, ci aiutano ad avere una visuale più chiara di quello che accade. La storia è narrata in prima persona, soprattutto dal punto di vista di Bethany, intervallata raramente anche dal punto di vista di Hell Master.

Merito della Kingstone riuscire a caratterizzare talmente bene i protagonisti da essere capace di cambiare anche il lessico in base a chi ha voce. Io personalmente ho amato le parti in cui parlava Joshua, risultava una personalità totalmente diversa da quella che si mostrava nelle scene con Bethany. 

Degna di nota anche la protagonista femminile e la sua crescita personale; Bethany cresce nel lusso di una famiglia ricca e potente, viziata e annoiata come pochi, non sa cosa vuol dire essere circondata dall’affetto familiare o da amici veri. L’unico suo faro è Lucinda, la tata che l’ha cresciuta. In questo libro imparerete che nessuno è chi dice di essere. 
La ragazza scoprirà a sue spese il peso della menzogna. 
L’amore riuscirà a condurla nella giusta direzione? Quanto può far male scoprire la verità? 

Mi è dispiaciuto scoprire che molti nodi sono stati districati dal corso della narrazione e non effettivamente dall’azione di ciò che stava accadendo. Anche questo fattore a mio parere ha contribuito a rallentare il flusso degli eventi.

Concludo dicendo che la penna di Josephine Kingston è esperta e sicura. Nonostante è il primo libro che leggo, percepisco perfettamente le sue capacità lessicali e la sua competenza; ha all’attivo un bel po’ di libri.
Se volete una storia inusuale e intrigante, ve lo consiglio!

A CURA DI


VOTO