SETTE BLOG PER UN AUTORE: "SARA SERRA"

 


Oggi ospitiamo Sara Serra e il protagonista del suo romanzo Cristian.


1) Chi è Cristian Labate? Raccontaci qualcosa di te

Cristian Labate è il terzo protagonista de “La casa del gelsomino bianco”, quello che in genere non viene mai nominato quando si fa riferimento ad Alena ed Ethan. Se sono geloso? Sì, un po’.

Nella storia ho 35 anni e sono l’Amministratore delegato della Labate S.p.a., l’azienda di famiglia che si occupa di import-export e che decide di rilevare parte della tenuta di “Villa Sole” per riprendere la produzione del Rosso Piceno DOC e per abilitare il maneggio dei Demeo a Centro riconosciuto di ippoterapia.

2) Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler, sei contento di quello che ti capita nel romanzo?

Sono orgoglioso del mio personaggio, anche perché gioco un ruolo fondamentale nell’intera storia sebbene a volte possa sembrare di vedermi ai margini delle pagine. Okay, probabilmente non ho il fascino del bello e dannato che possiede invece Ethan Loi né la possibilità di raccontare la mia storia, come invece è stata data a lui, ma non cambierei una sola virgola di me.

3) Hai degli hobby di cui il tuo autore parla nel libro?

In realtà ne ho tantissimi. Principalmente amo tenermi in forma con ogni tipo di sport individuale, all’aperto o in palestra; adoro i cavalli e questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a mettermi in affari con la famiglia Demeo; mi piace ascoltare la musica classica e in auto ascolto sempre Allevi. Ma, soprattutto, amo leggere. Leggo di tutto senza distinzione anche se il mio genere preferito è il thriller.

4) Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito o no?

Credo di essere amato da subito, sì. Il fatto è che la maggior parte dei lettori non mi dedica la giusta attenzione mentre un’altra parte ritiene che io sia troppo perfetto per essere vero. La cosa mi lusinga, sia chiaro, ma cosa mi rende così perfetto da sembrare finto? Forse il fatto che sia un uomo educato e romantico? Che, seppure giovane, io rivesta già una posizione di prestigio nella mia azienda? Forse è il fatto che amo leggere e al contempo nutrire la mia tartaruga addominale? Non credo di essere l’unico uomo al mondo ad avere delle passioni, delle ambizioni e una certa dose di autocontrollo ed educazione. Del resto ho anche io delle debolezze, non me ne vergogno. E nel libro le scoprirete.

5) Pensi che qualche lato del tuo carattere possa appartenere al tuo autore?

Credo di essere il personaggio che Sara ama di più. Probabilmente ha una cotta per me perché rappresento in tutto e per tutto il suo uomo ideale, ma non lo ammetterà mai. In realtà non so molto di lei: è una tipa un po’ ermetica. Però so per cento che condividiamo gli stessi gusti musicali, l’amore per gli animali e lo stesso senso di responsabilità.

Inoltre sono leale, caparbio e testardo. E in questo le somiglio.

6) Tre aggettivi che ti descrivono.

Secondo la mia autrice, esattamente quelli che ho appena detto: leale, caparbio e testardo.

Secondo Alena: sexy, romantico e vanitoso.

Secondo mia madre: sincero, affidabile e generoso.

Secondo me? Semplice, paziente e forse affascinante... Insomma, un tipo.

7) Parlaci della città dove è ambientata la tua storia.

La mia storia è ambientata ad Ascoli Piceno, o meglio… tra le campagne picene dove si erge “Villa Sole” in tutta la sua magnificenza. Ascoli è una bellissima cittadina delle Marche in cui si mescolano diversi stili: il romanico, il gotico, il rinascimentale ma anche il barocco. Inoltre ha un meraviglioso centro storico in travertino dove da anni esiste una piccola bottega che prepara le migliori olive ascolane che si possano mangiare. Alena ne è ghiotta, così molto spesso ne acquisto due o tre cartocci, per lei e le sue zie, prima di andare a “Villa Sole” o alla tisaneria.

Ma parte della mia storia è ambientata a Volterra (dove peraltro sono nato), un paese nel cuore della Maremma Pisana, dove la mia famiglia ha restaurato un antico casale appartenuto ai miei bisnonni. Volterra conta appena 10.000 abitanti, infatti è lì che mi rifugio quando ho bisogno di staccare la spina dagli impegni quotidiani. Il suo centro storico conserva ancora lo stile etrusco e i suoi viottoli acciottolati la rendono un posto fuori dal tempo che amo in modo particolare. Ha un grande valore sentimentale per me.

8) Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti va di presentarceli?

Le zie mi guardano con una certa diffidenza, ma so che in fondo a loro piaccio… A me stanno molto simpatiche. Con Bea vado d’accordo, del resto è una ragazza molto dolce e affabile che non lesina sorrisi e concede sempre una seconda possibilità. Con Ethan non sono mai riuscito a parlare in modo pacifico, molto probabilmente perché abbiamo gli stessi gusti in fatto di donne. Di Alena e Cleo preferirei non parlare.

9) La tua storia avrà un seguito?

Me lo auguro.

10) Cosa pensano di te i lettori nelle loro recensioni?

*sorride imbarazzato* Quasi nessuno mi nomina nelle recensioni e se qualcuno lo fa è solo per sottolineare il fatto che, a un certo punto della vita di Alena, i miei occhi irrompono per distrarla da quello che lei crede essere il suo destino: Ethan Loi.

In realtà io non credo che tutto si riduca a una distrazione… io sono molto più di questo e non vedo l’ora di dimostrarvelo.

11) C’è un messaggio all’interno del romanzo che secondo te il tuo autore vuole trasmettere ai lettori?

La mia autrice crede molto nei valori della famiglia, dell’amicizia e della lealtà. Forse il messaggio che vuole trasmettere è quello di dare importanza alle cose vere, di non lasciarsi incantare dagli agi e dall’effimero. Il messaggio che ho colto io è quello dell’importanza delle seconde possibilità, la capacità di perdonare e soprattutto di perdonarsi. Lei ritiene un superpotere quello di essere donna e credo che questo sia lampante proprio perché nella sua storia si parla di una famiglia al femminile che lotta contro le vicissitudini e le brutture della vita e non si arrende mai. Le donne di questa storia hanno tutte un’incredibile personalità e una forza interiore fuori dal comune. Sono speciali, in ogni modo possibile, hanno delle capacità uniche nel loro genere (in tutti i sensi) e hanno un cuore così grande che è capace di contenere chiunque si affezioni a loro e a “Villa Sole”. Le donne Demeo amano; amano intensamente, amano con forza, amano senza remore. Amano per l’eternità. E il sentimento di cui parlo comprende ogni forma possibile d’amore, soprattutto quello verso la propria famiglia, il proprio lavoro, la natura, gli animali, gli altri… amano la vita, semplicemente vivono… e lo fanno aggrappandosi con le unghie e con i denti alle cose che per loro contano di più.

12) Tre buoni motivi per leggere la tua storia.

Tre buoni motivi? Io, Alena e… okay… anche Ethan. A voi la possibilità di farvi un’idea su chi di noi rappresenti il motivo più convincente.