RECENSIONE: "DYSANGELIUM - IL DIRITTO DI NON AVERE DIRITTO ALCUNO" di Simone Colaiacomo


Dante Wolf ha letto per noi il romanzo di Simone Colaiacomo Dysangelium - Il diritto di non avere diritto alcuno edito Horti di Giano.



Come sarebbe il mondo se nel 1962, in piena Guerra Fredda, un U-2 americano avesse sparato un missile su un mercantile sovietico colpevole di aver superato di pochi metri il limite della quarantena? E se quella imbarcazione, apparentemente trasportante viveri per i cubani affamati a causa dell'embargo, contenesse segretamente delle testate nucleari? Cosa sarebbe accaduto se Unione Sovietica e Stati Uniti avessero iniziato a scatenare l'Apocalisse atomica? E se la Chiesa avesse messo a disposizione dei pochi fortunati delle Fortezze bunker, condizionandoli poi al punto da pretendere dagli affamati superstiti rispetto e venerazione? Come sarebbe la Terra dopo molti decenni, una volta riemersi dal sottosuolo? Forse cambiata radicalmente, sconvolta da terremoti, eruzioni e dall'effetto delle radiazioni che avrebbero determinato delle mutazioni genetiche in alcuni gruppi di persone rimaste all'aperto e miracolosamente sopravvissute? E se il ritrovamento di un misterioso libro creasse aspettative di speranza al punto da generare la speranza in un cambiamento, in grado di fermare l'egemonia del potere Temporale della Chiesa, sostituendolo con un credo nichilista? Due eserciti in lotta per il potere in uno spicchio di mondo, probabilmente l'unico in cui la presenza dell'uomo è ancora viva, seppur tenue, nonostante la presenza della nuova razza mutante e feroce: gli Abomini. Un romanzo distopico, una fantascienza post apocalittica condizionata dalla filosofia nichilista e dall'egoismo di una fede portata all'estremizzazione. Un viaggio da vivere, da leggere, da immaginare in un'atmosfera avvolta da ceneri, nubi, piogge acide e catastrofi in cui l'uomo lotta per sopravvivere, aggrappandosi ai principi d'umanità.      

Ringraziamo la casa editrice per copia digitale in omaggio


Dysangelium – Il diritto di non avere diritto alcuno è un romanzo fantascientifico – distopico, edito il 30 Dicembre 2019 dalla casa editrice Horti di Giano. L’autore è Simone Colaiacomo, psicologo e criminologo di Roma, con la passione per la musica e la scrittura, cofondatore e attuale presidente dell’Associazione Culturale FertiLILInfe e fondatore del concorso di poesie “Germogli in fiore” aperto agli studenti delle scuole medie di Roma, Fiumicino.

La vicenda è ambientata ai giorni nostri, ma in un mondo alternativo, sconvolto dalla guerra nucleare. Infatti nel 1962, in piena guerra fredda, dopo la crisi dei missili cubani, un aereo da guerra americano, colpisce un mercantile sovietico diretto a cuba, senza sapere che in realtà trasportava testate nucleari. Inizia così una vera e propria guerra che provoca un olocausto nucleare, che distrugge il mondo e riduce la popolazione mondiale. Alcuni si sono salvati rifugiandosi in bunker messi a disposizione dalle più grandi città del mondo. Ma risaliti in superficie dopo alcuni anni, scoprono che il mondo è cambiato a causa delle radiazioni, con il cielo coperto, ghiacci perenni, acqua contaminata, vulcani continuamente in eruzione e piogge acide, oltre ad una nuova razza umana creata a seguito delle mutazioni genetiche subite dai sopravvissuti che non si sono rifugiati nei bunker. Questa nuova razza, gli Abomini, sono umani deformi, ridotti ad uno stato primitivo e bestiale, ritenuti perciò pericolosi. 
Le grandi città dell’Europa sono diventate fortezze che accolgono tutti i sopravvissuti e la chiesa sembra essere l’unica istituzione politica che ormai controlla la vita delle persone. Tuttavia dalla Germania avanza una nuova dottrina, il nichilismo, che con il suo leader Sibo Krause, sta muovendo una guerra contro la chiesa conquistando tutte le fortezze. In questo scenario, una ragazza di nome Kira Knight, ignara del suo passato, farà da mediatrice tra le due istituzioni per cambiare completamente il destino del mondo.

Il romanzo è, come si può capire, una distopia, perché è fantascientifico ambientato in un futuro post apocalittico (ma che corrisponde ai giorni nostri nella realtà) dove è stata creata una nuova società con un nuovo ordine, ma che genera disordine allo stesso tempo. 
L’umanità sembra essere ritornata ad una sorta di medioevo, età oscura, in cui la chiesa è l’unica fautrice della cultura umana, con i vescovi a capo delle città, che sono più guide politiche e poco spirituali, anche se c’è sempre un’eccezione. 
Tutti i libri sono banditi, tranne quelli religiosi, e il mondo conosciuto è risotto alla sola Europa (giacché a causa delle radiazioni che hanno sconvolto l’ambiente le risorse sono scarse e non è possibile ricostruire aerei o navi per raggiungere parti remote per vedere cosa è successo). E proprio come nel Medioevo, la lotta tra i sostenitori della dottrina nichilista (che si basa sulle teorie del filosofo Nietzsche che condannava la religione ed esaltava l’uomo quale atto di potenza) e la chiesa cristiana, è la stessa lotta tra papato e impero, che puta caso fu il sacro romano impero germanico che scese in Italia, distruggendo le città della lega lombarda quasi a minacciare Roma. 

Ma come tutti i romanzi distopici la morale è sempre una: la facoltà individuale di migliorarsi al fine della collaborazione collettiva, senza vincoli e false morali, al fine di cancellare gli errori del passato e migliorare il futuro, per una società migliore, che rinasce dalle proprie ceneri. 

PS: Il romanzo mi ricorda un po’ il manga e anime Ken il guerriero: stesso scenario apocalittico o quasi, lotta tra due fazioni (I nichilisti come la stella del nord dell’orsa maggiore e la chiesa come la stella della croce del sud), il generale Neroni e Kira Knight come Kenshiro e Julia.

A CURA DI
VOTO