RECENSIONE: "CUORE DI SPINE" di Bree Barton


Arya ha letto il romanzo di Bree Barton Cuore di spine edito HarperCollins e ci fa conoscere le sue impressioni.




In un antico regno fluviale, dove un tocco può uccidere e i corpi sono veri e propri strumenti di guerra, Mia Rose è la giovane figlia del capo dei Cacciatori delle Gwyrach, donne capaci di manipolare carne, ossa, respiro e sangue. Le stesse che hanno ucciso sua madre senza un graffio. È tutta la vita che si allena per seguire le orme del padre, ma ora Mia si ritrova promessa sposa al principe Quin: sembra finito il tempo dell’attrezzatura da cacciatrice, nel suo futuro si prospettano eleganti abiti di seta che non le corrispondono. Decisa a ogni costo a seguire la propria strada, la ragazza progetta la fuga, ma non immagina che a tradirla sarà il suo corpo. E se anche lei possedesse la magia che ha giurato di distruggere? Mentre si svelano i segreti del passato, Mia dovrà imparare a fidarsi del suo cuore, anche se potrebbe costarle la vita. Una protagonista forte e coraggiosa, un regno oscuro in cui solo le donne possono avere la magia e ogni donna è sospettata di possederla.



Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio.




Ultimamente, cari Amici Wolves, non so come né perché, mi sono capitati tra le zampe diversi libri in cui le protagoniste sono delle streghe.

Quello di cui vi parlerò oggi è il primo di una trilogia Fantasy Hearts of Thorns, nato dalla penna di Bree Barton.

Cuore di spine, questo il titolo del primo volume, ci presenta la sua protagonista, Mia Rose: figlia del Capo dei Cacciatori delle Gwyrach (ossia delle donne capaci di manipolare ossa, sangue e carne; con un solo tocco sono in grado di fermare un cuore e possono ammaliare gli uomini e renderli loro schiavi per sempre) si allena per dare la caccia alla strega che ha assassinato la madre.
All'improvviso si ritrova promessa sposa al principe Quin, ma lei ha una missione da compiere e decide di scappare. I suoi piani di fuga resteranno in sospeso fino a quando, durante il matrimonio con il principe, qualcuno attenta alle loro vite. Scapperanno insieme e raggiungeranno il luogo dove vivono e si nascondono le Gwyrach.
Mia, poco a poco, scoprirà la verità sulla madre, su chi era realmente, e su tutto ciò che riguarda questo universo femminile fatto di magia.

La protagonista è una ragazza assennata, studiosa, che non si lascia mai andare alle emozioni. È molto posata e razionale e cerca sempre una spiegazione a tutto; anche per questo non riesce subito a capire che dentro di lei si nasconde qualcosa di potente che aspetta di sbocciare. 

Quin (la controparte maschile) non sono riuscita a inquadralo bene. All'inizio sembra spocchioso, durante il viaggio cambia atteggiamento ma non ho ancora ben capito se mi piace o meno.

Il mondo creato dalla Barton è originale, nonostante dei libri incentrati sulle streghe ce ne siano a bizzeffe.

Le spiegazioni scientifiche che ci regala Mia sulle funzioni del corpo umano le ho trovate interessanti; ovviamente per chi non ha un interesse scientifico potrebbero risultare pesanti, forse noiose, ma io le ho apprezzate perché sono da sempre interessata all'argomento.

In Cuore di spine, come un buon Fantasy vuole, non mancano colpi di scena, soprattutto andando verso il finale, e che lasciano il lettore in sospeso come su di una nuvola.

In conclusione, questa nuova trilogia promette bene. Non mi sbilancio dicendo che mi ha entusiasmato perché non è così. Mi è mancato quel quid in più che ti fa saltare dalla sedia; quel briciolo d'azione che mi sarei aspettata da un romanzo come questo.

Senza ombra di dubbio si fa leggere velocemente; è infatti scorrevole e la trama nel complesso è originale. 

Non mi resta quindi che aspettare il secondo volume e riprendere il cammino da dove si è interrotto sperando in qualcosa di più adrenalinico e avvincente.

A CURA DI


VOTO