RECENSIONE: "NEL CORRIDOIO DELLA NOTTE" di Salvatore Napoli

La nostra Dott.ssa Biotech ci racconta le sue impressioni sul romanzo di Salvatore Napoli Nel corridoio della notte edito Edizioni Horti di Giano.

 

Le paure ancestrali appartengono all'essenza dell'individuo.Mai come in questi cinque racconti horror, l'animo umano subisce inerme quel tocco del malvagio insito in ogni persona.Ma la via della redenzione è sempre dietro l'angolo, così come quella della dannazione eterna.Cinque racconti, alcuni brevissimi quanto istantanei nel raggiungere l'emotività del lettore, altri più strutturati e articolati, in grado di mantenere il pathos e l'attenzione sempre vigili.Salvatore Napoli, alla sua seconda pubblicazione, scandisce i tempi della quotidianità, quella ordinaria, arricchendola con l'incognita dietro l'angolo, che può trasformare la vita di una persona in modo “fatale".Ma al contempo, sa indirizzare le sue storie nella direzione del cyber horror, accarezzando la psiche con gli artigli dell'ignoto, come note letali suonate magistralmente sulla tastiera di un pianoforte, ultimo atto delconcerto più bello, prima di sferrare il colpo di grazia.Echi dal passato rimbombano Nel corridoio della notte, dove tutto può succedere, e l'Autore lo fa “con la medesima crudezza, e con l’ambizione di evocare la poesia della morte" (cit. Ivan Zuccon).Edito Horti di Giano (giugno 2019).Prefazione del regista horror Ivan ZucconIllustrazioni ArsFIGULINA di Chiara ColaiacomoContiene i racconti:- Di sopra non abita nessuno- Marcellone- Pianobar-bot- Braccata- Regionale 9053


In questa raccolta di racconti horror l’autore ci mostra le paure che sono insite dentro ogni essere umano. Alcuni racconti sono brevi, altri sono più articolati, ma tutti riescono a trasmettere al lettore quella sensazione di terrore psicologico, come un artiglio feroce nascosto nel buio che non aspetta altro che il momento giusto per sferrare il suo colpo di grazia.

I racconti contenuti all’interno del libro sono cinque:

In “Di sopra non abita nessuno” Caterina, tutte le sere, nota uno “strano” uomo passare fuori la porta del suo appartamento e dirigersi verso le scale che conducono al piano di sopra… solo che lì non ci vive nessuno…

“Marcellone” Parla di Marcello, un uomo di 40 anni con il cervello di un bambino, e per questo vittima di bullismo da parte di alcuni bambini del suo paese. Ma prendersela con lui potrebbe non essere sempre una buona idea: dopo la sua morte iniziano, infatti, a scomparire diverse persone… accomunate da un unico particolare…

“Pianobar-Bot”: Immaginate di ricevere per regalo un robot capace di suonare il pianoforte… ma con il tempo vi rendete conto che forse è troppo “vivo” per trattarsi solo di un robot…

In “Braccata” scoprirete che non bisognerebbe mai assistere ad un omicidio, soprattutto se l'assassino sa della vostra presenza…

In “Regionale 9053” Imparerete che non bisogna mai fidarsi degli sconosciuti, soprattutto di quelli incontrati in treno…

In questi cinque brevi racconti l'autore riesce perfettamente a trasmettere l’orrore che si nasconde dietro ogni singola storia. Il tutto è reso ancora più reale dal contesto quotidiano in cui queste storie sono inserite.

Sicuramente il racconto che mi ha trasmesso più ansia e stato “Braccata”, era come se fossi io stessa la donna che ha assistito all'omicidio, con tutto ciò che ne è conseguito poi. Lo stile dei racconti è semplice e molto scorrevole, e questo permette di divorare il libro in pochissimo tempo.

L'unico racconto che mi ha lasciata un pò interdetta è “Regionale 9053”, poiché ammetto di non aver capito esattamente quale fosse il senso della storia.

Se siete amanti dell'horror e delle raccolte di racconti sicuramente apprezzerete questa lettura.

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