RECENSIONE: "LE API DI WATERLOO" di Giulia De Martin


Annaloisa978 partecipa al Review del romanzo di Giulia De Martin edito da Words Edizioni Le api di Waterloo



Inghilterra, 1815

Phédre Hale, Marchesa di Northampton, ha solo vent'anni, quando si trova in balia della sorte avversa: Waterloo le ha strappato l’amato marito e la spensierata fanciullezza. La lady Northampton che amava trascorrere le giornate nella lussureggiante serra è ormai solo un ricordo. Phédre, però, sa che non può soccombere agli eventi e che l’unico modo per sopravvivere è assecondare la propria condizione. Intelligente e caparbia, non si tirerà indietro di fronte a niente per riacquistare sicurezza, anche se ciò significa sposare Edward Hale, l’irlandese dagli occhi di ghiaccio, erede del casato e cugino dell’amato marito disperso. Tuttavia, la vita spesso riserva risvolti inaspettati, fino a sgretolare anche la più solida certezza.




Ho già avuto modo di leggere Giulia De Martin, ed è stato per questo che mi sono tuffata su questa sua nuova uscita.
Uno storico ambientato nel 1814, in una fumosa Inghilterra in cui Phedrè ci racconta la sua storia.
Si, perché Giulia, ci fa ascoltare la storia, direttamente dalla voce della protagonista, una giovane di buona famiglia, che ama la botanica e le api, bella, ma anche molto intelligente, testarda e tenace.
Sono sincera, questa recensione per me è molto difficile, ma solo perché devo fare molta attenzione a cosa mi lascio sfuggire: la trama viene sviluppata in maniera egregia, semplice, fino ad arrivare ad un colpo di scena che va assolutamente gustato in prima linea.
Una scrittura precisa, accattivante, con dialoghi incalzanti. I protagonisti sono molto ben caratterizzati, anche se ovviamente li conosciamo attraverso gli occhi di Phedrè.

«Amo la freschezza del tuo sguardo, i tuoi occhi sono così ipnotici che spesso faccio fatica a sopportarne la malia. Amo il modo in cui ridi, il modo in cui ti commuovi, il modo in cui mi guardi inclinando appena il capo quando la risposta ti sfugge e come ti inumidisci le labbra prima di parlare. Amo il tuo essere combattiva, la tua integrità, fedeltà e il tuo senso del dovere. Amo perfino quell’intruglio amaro che bevo ormai tutte le sere da quando ho praticamente smesso di dormire. Amo te, Phèdre, in ogni tua forma e sfaccettatura. E sarò l’uomo più felice su questa terra quando diventerai mia moglie.»
Richard, il primo amore e il primo marito di Phedrè, la rendono una donna completa, ma è il dolore della perdita, e il nuovo sentimento che nasce per Edward, il cugino di Richard a farla crescere definitivamente, ad indurirla si, ma anche a renderla migliore.
Sorretta dalla suocera e dal migliore amico d'infanzia, la nostra protagonista, imparerà l'amore, l'amore incondizionato verso la famiglia, verso gli amici, e verso l'uomo che le ha completamente conquistato il cuore e l'anima.
Bellissimo personaggio Phedrè, anche quando si lascia andare al rancore e alla collera, e cerca di nascondere i suoi sentimenti, soprattutto a se stessa.
Ho amato molto anche Edward, personaggio che arriva in sordina, ma che invece acquisisce velocemente importanza e spessore. A prima vista freddo, ma in realtà innamorato perso della nostra protagonista!
Una storia diversa, molto d'impatto, che ti lascia sconvolta a chiederti: ed ora cosa succederà?
Ma adesso, per non scoprire troppo, vi consiglio solo di non perdere questo bellissimo romanzo!

A CURA DI



VOTO