REVIEW PARTY: "IL CORVO E LA ROSA" di Marilynn St. Claire


Anna Rita
partecipa al Review del romanzo di Marilynn St. Claire "Il corvo e la rosa".





TITOLO: Il corvo e la rosa
AUTORE: Marilynn St. Claire
GENERE: Romanzo Rosa 
EDITORE: Self
FORMATO: Digitale e Cartaceo

Ringraziamo l'autrice per la copia digitale omaggio

Un antico rubino rosso come il sangue, a forma di rosa.

Un castello scozzese arroccato su una scogliera a picco sull’oceano.
Una truce leggenda.
Quando l’impulsiva Rose varca la soglia di Dunraven e conosce l’enigmatico lord Percy, la sua vita verrà stravolta senza possibilità di ritorno.
La passione che li attira l’una verso l’altro è dirompente come la tempesta che li fa incontrare, ma la loro felicità verrà minacciata dall’arrivo di un personaggio misterioso e determinato a riprendersi ciò che ritiene suo. Fino a portarli sull’orlo del baratro.

Un romanzo che alterna momenti di passione, brividi e risate, complice il levriere Ursus che osserva tutto dall’alto della sua saggezza canina.


Le vicende di questo romanzo storico si svolgono in Scozia, precisamente nel castello di Dunraven di proprietà del Conte Percival Douglas-Hamilton.

Il conte è un personaggio introverso, quasi burbero, segnato da un passato avvolto dal mistero. Mistero che ancora regna nel suo castello, ossia il mistero della Rosa di Satana, uno splendido diamante rosso di cui però lui nega l’esistenza.

La sua vita viene sconvolta dall’arrivo di Rose, nipote della governate venuta da poco a mancare in circostanze alquanto ambigue.

Rose non ha mai conosciuto la sua prozia e decide di andare comunque a ritirare i suoi oggetti. Il viaggio per arrivare al castello è veramente rocambolesco e Rose nel cuore della notte, durante un acquazzone tipico della Scozia, si trova a bussare alla porta del castello di Dunraven.

Da lì la sua vita non è più la stessa: conosce il conte ed è amore/odio. Sono i classici due opposti che si attraggono e la loro attrazione li porterà al grande passo.

Tra i tanti personaggi secondari che fanno capolino nel romanzo ho particolarmente apprezzato il valletto, ma soprattutto Ursus, il levriere del Conte, che sarà protagonista di diversi siparietti tragicomici con Rose e il conte stesso.

Mi complimento con l’autrice per le accurate descrizioni delle stanze del castello, ma soprattutto dei luoghi, in particolare per la descrizione della “Scogliera del Diavolo”, sembra di sentire il rumore delle onde mentre si legge il romanzo.

Gli eventi si susseguono rapidamente e la scrittura è fluida e piacevole. Insomma il romanzo adatto per passare una piacevole serata.

Spero di poter leggere presto il seguito perché sono rimasta con il grande dubbio: esiste o non esiste la Rosa di Satana??? 


A CURA DI
VOTO