RECENSIONE: "TOUCH ME" di Victory Storm
Felicity ha trascorso tutta la sua adolescenza schiacciata dalla fama delle sue due sorelle, le ragazze più popolari della scuola e Reginette del ballo. È stato difficile riuscire a sopravvivere sapendo di non essere bella e magra come loro e alla fine, per paura di venire bersagliata dai bulli della scuola, ha preferito vivere nell’invisibilità.
Ora le cose sono cambiate. Frequenta il secondo anno di
università, ha due amiche fantastiche e non si nasconde più. Tuttavia, quel
rifiuto verso il proprio corpo è rimasto e non è ancora riuscita a superare la
paura di essere toccata.
Ryo è sempre stato al centro dell’attenzione insieme ai suoi
amici. Basta un suo sguardo per farsi temere o desiderare da chiunque. Non sa
cosa significhi ricevere un no come risposta e chi ha provato a farlo se n’è
poi pentito amaramente.
La sua vita è sempre stata un mix di adrenalina e velocità
ma, nonostante gli sia sempre piaciuto correre pericoli, non avrebbe mai
immaginato di schiantarsi con la moto a causa di una ragazza distratta, capace
di fare e dire sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato.
Ryo non intende perdonarla.
Felicity, distrutta dal senso di colpa, farebbe qualsiasi
cosa per farsi perdonare.
Anche diventare la sua schiava.
Ma fino a che punto si può tirare una corda, prima che si
spezzi?
Love Storm series:
- Il mio uragano sei tu
- Infrangerò le regole per te
- Touch Me
“Non sei mio amico ma mi piace stare con te quando non fai lo stronzo. Non sei il mio ragazzo ma mi piace quando mi baci. Non sei il mio trombamico perché non facciamo sesso. Non sei un semplice compagno di stanza o di facoltà perché tengo a te. Tu sei il mio Enigma.”
Senza troppi preamboli confesso subito che il libro di cui mi accingo a parlare mi è piaciuto molto; l’ho divorato, tanto da non riuscire a staccarmi, terminandolo in un solo giorno.
L’autrice è stata parecchio brava a rendere semplice e di scorrevole lettura una storia davvero complicata e tormentata come quella di Ryo e Felicity. Felicity è una ragazza piena di complessi, insicura, timida e asociale. La sua famiglia e in particolar modo le sue sorelle sono la causa principale della sua bassa autostima. È sempre stata cresciuta come un brutto anatroccolo, mai una parola di conforto, mai un complimento. A poco a poco si è autoconvinta che magrezza è sinonimo di bellezza e se non rispetti certi canoni non sei degna di essere accettata nella società. Con questi presupposti non partecipa alle feste, non crea legami di amicizie né tantomeno amorosi visto che nessuno riesce a vedere oltre le apparenze. L’arrivo di Kira e Alice al College la farà sentire per la prima volta parte di un gruppo; gruppo di cui fanno parte anche i cinque ragazzi più popolari della scuola.
Felicity non ama stare al centro dell’attenzione, di conseguenza tiene tutti alla larga, fino a quando finirà per scontrarsi letteralmente con Ryo in un incidente. Logorata dai sensi di colpa si sottomette totalmente al carattere gelido e scontroso di Ryo diventando la sua assistente e tutor in tutto. A un certo punto emergeranno delle consapevolezze per entrambi e i ruoli di partenza saranno ribaltati; Ryo aprirà gli occhi e si renderà conto che Felicity è la prima ragazza ad accettare chi lui è veramente. In poco tempo lei diventa il suo porto tranquillo, la sua valvola di sfogo, la sua unica fonte d’amore. Il passato tornerà a tormentarlo nel modo più crudele e drammatico. L’essere accomunati dalla solitudine e dal rifiuto della propria famiglia sarà motivo di legame per i due protagonisti, che si scopriranno incapaci di riuscire a stare lontani.
Victory Storm è stata audace a trattare in un Romance il tema del body shaming, ma l’ha fatto in un modo così dolce e straziante che non ho potuto non adorare e immedesimarmi nella protagonista, soprattutto sapendo quanto siamo brave ad auto sabotarci con certe persone in alcune situazioni. Non c’è complimento che tenga se non siamo noi le prime a crederci. I due ragazzi faranno un percorso di crescita sia individuale, sia di coppia, sia all’ interno della società intera. Ritroviamo Kira e Lucas, e Alice ed Easton, i loro migliori amici che saranno sempre presenti nell’evolversi della storia, così come i nonni, protettivi e preziosi.
Nonostante non abbia letto i primi due libri di questa serie ci tengo a precisare che il libro è autoconclusivo e può essere letto benissimo anche da solo senza avere quella brutta sensazione di esserci persi qualcosa prima. Ammetto che essere stata catapultata così all’improvviso nelle storie di questi cinque Bad Boys mi ha incuriosita ad approfondire anche i libri precedenti e invogliata a leggerne di nuovi. Quindi, concludo, nella speranza che la Storm torni a raccontarci presto di Logan. Chi è Logan?! Leggete, leggete…
A CURA DI
VOTO