RECENSIONE: "AREA ZERO" di Giuseppe Pantò

La nostra Dott.ssa Biotech ha letto il romanzo di Giuseppe Pantò "Area Zero" edito Prospero Editore.




TITOLO: Area Zero
AUTORE: Giuseppe Pantò
GENERE: Narrativa Contemporanea
EDITORE: Prospero Editore
FORMATO: Cartaceo

Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio







In molti si sono chiesti cosa stessero facendo l'11-11-11 alle ore 11 e 11. Una rara coincidenza temporale, che per Ludovico Vita rappresenta l'inizio di un percorso doloroso e di scoperta: una telefonata proveniente dalla Svizzera lo informa che i suoi genitori sono morti in una stanza d'albergo. Rifiutandosi di accettare l'idea di un suicidio, Ludovico avvia un'indagine personale seguendo una scia di indizi disseminati in fondo alle pagine di classici della letteratura, che lo conducono a una terza persona. Un caleidoscopio di incontri e situazioni imprevedibili lo porterà così a scoprire la verità e a comporre una nuova immagine della sua vita, passata, presente e futura. 


L’esistenza di Ludovico Vita scorre tranquilla fino alla sera dell’11/11/11, quando alle ore 11:11 riceve una telefonata che lo informa che i suoi genitori sono morti in una stanza d’albergo in Svizzera. Decide così di partire immediatamente per la Svizzera per scoprire cosa è successo, ma, una volta giunto a destinazione, si rende conto che la scena che si troverà di fronte non rispecchia affatto lo stile di vita dei suoi genitori, e per questo, quando il caso viene archiviato come un caso di suicidio, lui non si rassegna a questa idea. Tornato a Milano decide perciò di scoprire cosa è accaduto realmente, e durante le sue ricerche verrà in possesso di alcuni libri classici sui quali ci sono frasi scritte a penna da un uomo che parla di un amore tormentato che si firma, alla fine di ogni lettera, con una “E.”. Ogni libro contiene delle frasi che, in qualche modo, sono degli indizi per arrivare al libro successivo. Ma chi è quest’uomo? E cosa c’entra con la morte dei suoi genitori? Iniziano così le ricerche di Ludovico, che lo porteranno ad incontrare persone nuove, fino a trovare una risposta alle sue domande. 

“Area zero” lo definirei un mistery fatto di indizi da decifrare per risolvere il puzzle. La scelta degli indizi nascosti nei libri l’ho trovata geniale, per certi versi mi ha fatto pensare a “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Calvino: a lui navigare tra i libri serviva per ritrovare quello che aveva iniziato a leggere, a Ludovico serve per trovare un uomo che può dare una risposta a quello che è accaduto ai suoi genitori. 

Ho trovato originale anche la scelta del giorno, 11/11/11, e dell’ora, 11:11, sei serie di 11, dieci serie di 1, una scelta peculiare. 

Il titolo, come spiega anche l’autore stesso all’interno del libro, indica una zona al di fuori del tempo e dello spazio, una zona in cui l’uomo si ritrova ad essere travolto dagli eventi, che è un po' quello che succede a Ludovico quando scopre tutta la verità sui suoi genitori e sull’uomo misterioso. 

Lo stile narrativo è molto scorrevole, ma l’ho trovato un po' prolisso nel descrivere i drammi amorosi del protagonista. 

Una lettura che consiglio se vi è piaciuto il libro di Calvino e agli amanti del genere mistery. 

A CURA DI
VOTO