SETTE BLOG PER UN AUTORE: "FRANCESCA CAPPELLI"


Ospitiamo oggi l'autrice Francesca Cappelli e il protagonista del suo romanzo Elia Chiari.





TITOLO: L'altra anima della città
AUTORE: Francesca Cappelli
EDITORE: NPS Edizioni
GENERE: Fantasy
FORMATO: Cartaceo e Digitale











1)Chi è’ Elia Chiari? Raccontaci qualcosa di te. 

All’inizio della storia ero un liceale come tanti. Poi però mi è capitata una cosa e… Insomma, mi sono ritrovato nei guai. Però dei guai interessanti. Adesso custodisco i ricordi di una città e posso viaggiare tra i mondi. 

2)Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler, sei contento di quello che ti capita nel romanzo? 

Beh, sì: ho trovato delle persone importanti per me e un sacco di cose che mi piacciono. Certo, il prezzo a volte è stato alto, però sono felice di come vanno le cose adesso. 

3)Hai degli hobby di cui il tuo autore parla nel libro? 

Sono un musicista. Ho iniziato con la mia meravigliosa band del liceo, gli Apokatizo. Va bene, non è che fosse così meravigliosa, lo so, ma io ci sono affezionato. La potrete conoscere meglio nel romanzo. E poi ho un altro progetto musicale, di cui si parla alla fine, ma niente spoiler. 

4)Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito o no? 

Aiuto… Non lo so. Cioè, io ci provo, a essere onesto e a non rompere troppo le scatole al lettore. Ma non so che impressione si facciano di me. In genere chi mi conosce sostiene che sono un po’ un idiota. Spero di essere un idiota simpatico. 

5)Pensi che qualche lato del tuo carattere possa appartenere al tuo autore? 

Pare che abbiamo in comune la tendenza a incastrarci in mille impegni, e a far conoscere e convivere gente diversa tra sé. 

6)Tre aggettivi che ti descrivono. 

Idealista, elastico, amichevole. 

7)Parlaci della città dove è ambientata la tua storia. 

La mia storia si svolge a Firenze. Mi è sempre piaciuta, la mia città. Penso che non sia solo quel posto pieno di arte e bellezza che c’è nell’immaginario di tutti. Ha una storia straordinaria, stracolma di personaggi, aneddoti, leggende e vicende che hanno dell’incredibile. E ha uno spirito molto forte, sfrontato, geniale. 

8)Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti va di presentarceli? 

Allora, c’è Ginevra che è la mia migliore amica ed è l’essere umano perfetto che tutti dovrebbero avere nella propria vita. Poi Aida, la mia mentore, la mia colonna. 

C’è Damiano, che apprezzo molto perché è sempre capace di andare per la propria strada (e perché ha un guardaroba pazzesco e sa camminare su dei tacchi che a me fanno venire le vertigini sopra a guardarli.) Il suo aiutante è Samuele e… Boh, io vorrei solo dargli un abbraccio. 

E poi Leonora, che è uscita da qualche manga: una spadaccina coraggiosa e fiera. E Susanna, una carissima amica che ha cercato di uccidermi. E molti altri ancora. 

9)La tua storia avrà un seguito? 

Non un vero e proprio seguito, ma ci sono altre storie da raccontare, relative e me, agli altri personaggi e alla città. Ancora non è chiaro in che forma vedranno la luce. 

10)Cosa pensano di te i lettori nelle loro recensioni? 

Dicono che sono “intelligente e un po’ ribelle” ma ho “un animo sensibile”. E poi dicono che durante la storia evolvo e divento una persona responsabile (lo spero davvero…) 

11)C’è un messaggio all’interno del romanzo che secondo te il tuo autore vuole trasmettere ai lettori? 

Ce ne sono vari, anche se mi piace molto vedere come ogni lettore riesca a vederci sfumature diverse. Di sicuro uno dei temi principali è la memoria e la necessità di custodirla. E poi anche l’importanza di rendere la bellezza e la cultura un patrimonio di tutti. Infine, se posso dire la mia, per me il messaggio più importante è che ognuno è così com’è, e non esistono standard o traguardi da dover raggiungere per forza. Ognuno si ritrova qualcosa tra le mani e deve lavorare con quello per costruirsi la propria strada. 

12)Tre buoni motivi per leggere la tua storia. 

Prima di tutto, Firenze e la magia. Dai, sono sicuro che volete saperne di più, sugli spiriti della città, il fantasma di Santa Croce e quello di Via de’ Benci, i passaggi dimensionali… 

Poi ci sono i miei amici, che sono delle persone interessantissime. Non vorrete sicuramente perdervi l’ironia di Ginevra o le assurde trovate di Damiano, no? 

E infine, penso che l’Italia abbia bisogno di un po’ di magia. Credo possa essere bello, leggere storie di ambientazione italiana che però aprano le porte al sovrannaturale.