SETTE BLOG PER UN AUTORE: "PAOLA GIANINETTO"

Eccoci all'appuntamento della domenica mattina per la rubrica "Sette Blog per un Autore". Ospite di oggi è l'autrice Paola Gianinetto.


 

 

TITOLO: Nicola (Principe Mezzosangue #6)
AUTORE: Paola Gianninetto
GENERE: Fantasy
EDITORE: Emma Books
FORMATO: Digitale


 

 

 

 

 

1)Chi è’ NICOLA? Raccontaci qualcosa di te

Sono uno scienziato, tutto quello a cui aspiro è la conoscenza. O almeno, era così prima che la mia autrice decidesse di scrivere un libro su di me, adesso per colpa sua aspiro anche a qualcos’altro. Sono un vampiro, un immortale, una delle creature più potenti dell’intero pianeta. Un essere superiore, insomma. E non si tratta di spocchia, è un semplice dato di fatto.

2)Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler, sei contento di quello che ti capita nel romanzo?

Diciamo che all’inizio ero seriamente intenzionato a ucciderla. Parlo dell’autrice e intendo “ucciderla” in senso letterale. La mia vita mi piaceva così com’era, ci ero abituato da seicento anni, e sinceramente avrei gradito continuare così. Solo che, più o meno a un terzo del libro, continuare come prima non è più stata un’opzione. E visto che sono uno degli esseri più intelligenti del mondo so quando è il caso di arrendersi. Insomma, alla fine credo che le risparmierò la vita, ecco…

3)Hai degli hobby di cui il tuo autore parla nel libro?

Dissanguare le persone conta come hobby? Tranquilli, sto scherzando, ho smesso da secoli di massacrare la gente, non è elegante. La mia vita è dedicata alla scienza e poi… perdonate la supponenza, ma gli hobby sono cose da umani.

4)Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito o no?

Credo di poter dire con una certa sicurezza che almeno una volta ogni lettore abbia ardentemente desiderato farmi fuori. Per loro sfortuna non hanno la minima possibilità di riuscirci, ovviamente.

5)Pensi che qualche lato del tuo carattere possa appartenere al tuo autore?

Mi auguro per lei di no.

6)Tre aggettivi che ti descrivono.

Dicono che io sia cinico, arrogante e spietato. Io mi definirei perfetto.

7)Parlaci della città dove è ambientata la tua storia.

Siena è la città in cui sono nato, all’inizio del 1400. Raccontarvi com’era allora e come si è evoluta nei secoli sarebbe troppo lungo e anche se sono immortale non ho tempo da perdere. Vi dirò soltanto che la corte dei Medici non era niente male. Lorenzo se la tirava un po’ troppo da intellettuale per i miei gusti, ma in fondo mi stava simpatico, altrimenti non gli avrei salvato la vita in quella sacrestia. In quanto alla Siena che conoscete voi oggi, non credo ci sia molto da dire: è una delle città più belle d’Italia, e di conseguenza del mondo intero.

8)Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti va di presentarceli?

Patrick è l’unico che posso davvero chiamare amico. Membro del Consiglio degli Antichi, mi sta accanto da sempre e se non fosse per lui sarei ancora più stronzo di quanto non sia, quindi forse dovreste ringraziarlo. Per il resto, ci sono persone che stimo, altre che tollero e una stragrande maggioranza che mi sono del tutto indifferenti. E no, non pensate che adesso che ho scoperto l’amore (oddio, l’ho detto davvero?) le cose siano diverse: anche se lei è diventata il centro del mio universo, non mi ha cambiato. Non fatevi fregare, quelli come me non cambiano mai.

9)La tua storia avrà un seguito?

Di sicuro. O meglio, non proprio la mia, io sto bene così grazie. Ma so da fonti certe che la serie continuerà e qualcosa mi dice che l’autrice non mi lascerà del tutto in pace nei libri futuri.

10)Cosa pensano di te i lettori nelle loro recensioni?

Se sono femmine mi vogliono, ovvio. Se sono maschi non lo so e francamente non potrebbe fregarmene di meno.

11)C’è un messaggio all’interno del romanzo che secondo te il tuo autore vuole trasmettere ai lettori?

Penso che il messaggio sia che se io ce l’ho fatta a redimermi, c’è speranza per tutti. Che poi bisognerebbe discutere sul fatto che la redenzione sia per forza una cosa positiva.

12)Tre buoni motivi per leggere la tua storia.

Perché sono il protagonista.

Perché si parla soprattutto di me.

Perché se non lo fate vengo a cercarvi la notte.

E adesso la mia autrice se la prenderà con me, ma la cosa non mi preoccupa neanche un po’. E poi dai… davvero pensava che IO avrei potuto rispondere seriamente a una domanda simile?