RECENSIONE: "FINO A PERDERMI NEL TUO ABBRACCIO" di Denise Aronica
Debbyna ha letto per noi il romanzo di Denise Aronica "Fino a perdermi nel tuo abbraccio" edito More Stories.
Olivia ha una seria dipendenza dalla lettura. Da quando la sua vita è
cambiata, il suo rifugio preferito è tra le pagine di un libro.
Preferisce
vivere storie che non le appartengono, piuttosto che affrontare la
realtà che la circonda. Soprattutto se a cercare le sue attenzioni è
proprio il fratellino Max che ormai, nonostante lei non sia pronta a
sobbarcarsi una simile responsabilità, la considera il suo punto di
riferimento. Per via del suo rifiuto ad affrontare la quotidianità però,
Olivia rischia di perdere tutto ciò che le resta. Quando le viene
proposto di passare qualche giorno fuori città con Max a casa della
migliore amica della madre, tutto cambia. Veronica è una donna forte,
con un figlio nerd affascinante e costantemente alle prese con i
videogiochi.
Daniel e Olivia sembrano parlare due lingue diverse,
eppure sono simili: entrambi cercano di proteggersi dal mondo esterno,
entrambi evitano il confronto con la realtà e preferiscono viverla
attraverso la lente distorta di uno schermo. Ancora non sanno che
finiranno per avere un disperato bisogno l’uno dell’altra per tornare a
essere padroni delle proprie vite.
La telefonata di Veronica, amica della loro madre, è una sorpresa oppure nasconde altro?
Tengo conto del tempo con il pennarello nero.
Non riesco a lasciarmi il passato alle spalle e così mi rifugio nei libri.
Il tempo può lenire le ferite di quando una persona cara ci
lascia?
Tempo al tempo, sì ma siamo noi stessi/stesse a dover resistere e a non
fermarci mai.
Si cerca un piccolo rifugio, dove nessuno ci possa “disturbare”, guardarci con
occhi soprattutto di pena, le frasi di circostanza.
L’autrice Denise ci fa vivere la perdita dei propri
genitori, attraverso Olivia, con diverse tappe.
Una crescita che la protagonista sa di dover compiere, non senza aiuto e
sostegno ma con la sua forza e determinazione.
Perdere un familiare a qualsiasi età, è un dolore che per ognuno di noi
comporta un diverso passaggio.
La depressione, il chiudersi in noi stessi oppure l’opposto la forza di
reagire, di continuare a vivere ci portano a due strade che comunque prima o
dopo le troveremo.
Si rimane a un bivio ed è sempre tutto nelle nostre mani.